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Sampdoria, luci e ombre sulle fasce: Depaoli e Stojanovic

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Due giocatori accomunati non solo dal ruolo, ma dalle caratteristiche e dai trascorsi altalenanti nel massimo campionato italiano

A volte bisogna analizzare il percorso e i trascorsi dei giocatori per comprenderli meglio e aiutarli ad esprimere il 100% del proprio potenziale. Questo avviene se vi è sintonia tra calciatore e allenatore o se vi è un periodo di forma estremamente superiore ai propri standard.

Il gioco attuato da Andrea Pirlo alla Sampdoria valorizza molto le fasce che vengono cercate costantemente per creare azioni e crossare verso la porta. Sarà stato forse questo uno dei fattori decisivi che hanno portato Fabio Depaoli segnare 3 gol e fare 4 assist rendendo questa stagione la migliore in assoluto sotto l’aspetto realizzativo già a febbraio.

Nel corso della sua carriera tra Chievo Verona, Sampdoria, Atalanta ed Hellas Verona aveva segnato solamente 3 reti in 167 partite. Si tratta di una crescita iperbolica dettata dalla fiducia assegnatagli dal mister e dai tifosi che stanno rivalutando il classe ’97 di Riva del Garda.

Per quel che riguarda Petar Stojanovic non si può dire lo stesso. Il giocatore di proprietà dell’Empoli si sta rivelando un colpo sbagliato della società che lo ha preso scambiandolo con l’ex capitano Bereszynski. Infatti lo sloveno, attraverso errori rovinosi, ha causato diverse reti e, nonostante sia sceso in campo 15 volte non è riuscito a garantire alcun contributo sostanziale ai compagni.

La speranza è quella che possa riprendersi e diventare un’arma in più come lo era gli scorsi anni in Serie A nella formazione toscana dove ha segnato un gol in 60 presenze, seguendo la falsa riga del collega oramai capitano dei blucerchiati.

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