Sampdoria - Lazio, risultato bugiardo ai numeri statistici
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Sampdoria – Lazio, risultato bugiardo ai numeri

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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La Sampdoria esce sconfitta contro la Lazio ma i numeri, la statistica, raccontano un’altra storia sul match disputato tra le torrette rosse dello stadio Luigi Ferraris di Genova

Sul campo la partita si è chiusa con il risultato di 2-1, due gol della squadra avversaria (Milinkovic-Savic e Parolo) e una rete per la Sampdoria maturata sul finale del secondo tempo. Peccato che la partita, il gioco espresso sul campo, avrebbe potuto determinare un finale ben diverso.

POSSESSO PALLA BLUCERCHIATO, PIU’ TIRI, PIU’ AZIONI MANOVRATE – È vero, le partite si vincono anche imbrigliando l’avversario e cercando di annullare le sue caratteristiche positive. La Lazio non fa altro per tutta la partita, squadra che si scopre catenacciara più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, in dieci dietro la linea del pallone e occasioni da gol solo su ripartenza. La Sampdoria tiene la sfera per la maggior parte della partita, costruisce il suo gioco per arrivare al gol tramite azione corale e ci prova ben nove volte ad andare al tiro. Crea più della Lazio che invece si abbona al fuorigioco con ben cinque volte la bandierina che si alza all’indirizzo di Immobile, cosa che premia anche la buona intesa di Silvestre e Skriniar in mezzo al campo. La Sampdoria ci prova anche da fuori area con quattro tiri verso lo specchio, ma i ragazzi di Giampaolo non sono abbastanza fortunati e Marchetti non viene chiamato in causa per tutto il primo tempo. Unico dato negativo il numero dei palloni sbagliati: sono ben 42 rispetto ai 26 della Lazio. Il computo dei passaggi sbagliati invece si eguaglia (37 per parte).
TORREIRA, BARRETO, LINETTY MIGLIORI IN CAMPO – Sicuramente il dato più confortante arriva nuovamente dalla mediana blucerchiata: Torreira e Linetty sono quelli che recuperano più palloni seguiti da Torreira. Anche la difesa regge bene il confronto con Skriniar e Silvestre che non perdono palloni nelle zone nevralgiche del gioco. Riguardo il reparto avanzato Muriel e Quagliarella ci provano tanto ma realizzano poco, con un po’ di sfortuna per il buon Fabio che ha tre chiare occasioni da gol nessuna che riesce ad entrare in rete. Più in ombra Bruno Fernandes in questa partita rispetto alle precedenti, anche Praet non brilla dopo essere subentrato a partita in corso.
SCHICK IRRIDUCIBILE, LAZIO FALLOSA – Ennesimo dato da registrare la rete di Schick subentrato dalla panchina. Sicuramente i gol in Tim Cup gli hanno dato fiducia ma è innegabile il suo apporto sul campo da minuto stesso in cui scende tra i compagni, crossa, si prende il fallo, arriva al tiro e segna. Insomma in mezz’ora accorcia le distanze e si mette in luce per la bella prestazione fornita, un chiaro segnale a Giampaolo che potrebbe decidere di farlo partire titolare nella partita contro il Chievo. Per quanto riguarda la Lazio si mette in luce per le quattro ammonizioni nel secondo tempo, figlie di una sequela di falli non da poco, si mette in luce per le uniche due ripartenze dalle quali nascono i gol della partita e per ben poco altro, sicuramente un giocatore imprescindibile è De Vrij che con i suoi cinque palloni recuperati in difesa fa la differenza assieme a Senad Lulic unica vera spina del fianco per gli interi novanta minuti di gioco.

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