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Sampdoria, la difesa scricchiola ancora: si parte da -1

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La Sampdoria è in via di miglioramento in ogni zona del campo, ma la difesa scricchiola ancora: la media dice un gol subito a partita

Il percorso di crescita della Sampdoria si sta definendo secondo le aspettative di Claudio Ranieri. Il tecnico ha risollevato le sorti del club blucerchiato dopo l’addio di Eusebio Di Francesco, plasmando una squadra spenta e disorientata dai continui insuccessi. I miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti: dalle prestazioni tra i pali di Emil Audero alla compattezza del centrocampo, capace di supportare un attacco più cinico rispetto ai mesi precedenti.

L’unica vera incognita resta la difesa. Undici reti subite in sette giornate di Serie A (senza contare il terzo turno di Coppa Italia contro la Salernitana) e una media di un gol di svantaggio a partita. L’unico clean sheet risale al match del Ferraris con la Lazio, poco più di tre mesi dall’ultimo in un Sampdoria-Cagliari del 15 luglio scorso (singolo di Manolo Gabbiadini e doppietta di Federico Bonazzoli). Il trend è comunque rassicurante: al termine della stagione 2019/20 la formazione doriana chiuse con 65 gol al passivo e una media di 1,7 a partita (circa due reti ogni novanta minuti).

Le disattenzioni commesse dal reparto arretrato si realizzano, inoltre, nel dato sui rigori assegnati a sfavore: undici nel corso dell’anno solare, elevando la Sampdoria a squadra più penalizzata dagli arbitri in tal senso. Insomma, la strada intrapresa è quella giusta ma occorre un’ulteriore svolta in tempi brevi per poter apporre un nuovo tassello nello splendido mosaico creato da King Ranieri.

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