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Viso angelico e spirito cattivo: Kownacki è il pupillo di Giampaolo

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Kownacki sta scalando le gerarchie di Giampaolo e punta a un posto da titolare nella Sampdoria: le premesse non mancano

Chi l’avrebbe mai detto che, in così poco tempo, Dawid Kownacki sarebbe diventato il pupillo di Marco Giampaolo. La telenovela legata al suo futuro, poiché prima vicinissimo alla Sampdoria e, a un tratto, lontanissimo, poi l’arrivo nel bel mezzo del ritiro di Ponte di Legno, quasi fosse uno dei tanti talenti che approdano in blucerchiato senza troppa esaltazione. Il rovescio della medaglia, però, è stato pressoché immediato. Le amichevoli, la concentrazione negli allenamenti mista alla voglia di imparare al più presto un calcio nuovo, diverso da quello a cui era da sempre abituato. Dal Lech Poznan alla Serie A, da punto fermo di club e Nazionale Under 21 ad attaccante qualsiasi in un reparto difficile da stravolgere. Il giovane polacco ce l’ha fatta, è riuscito a far brezza nel cuore del tecnico doriano e dei tifosi, timbrando perfino il cartellino alla prima prestazione ufficiale della stagione.

La rete contro il Foggia deve essere un incentivo per continuare su questa strada, un motivo d’orgoglio e, al contempo, di riflessione sulle proprie capacità che può esprimere nell’arco di un intero campionato. Sarà necessario un suo inserimento graduale all’interno dello scacchiere, ma l’avventura con la maglia della Sampdoria sembra essere iniziata al meglio. Viso angelico e spirito cattivo, in poche parole: «Kownacki è un ragazzo che diventerà forte, lo vedo migliorare tutti i giorni. Ha un carattere forte, è sempre determinato, attento, capisce. Deve migliorare le tecniche, la sua sensibilità, deve ambientarsi in Serie A, ma diventerà forte. Ha la caratteristica dell’attaccante cattivo. Mi piace molto». Il destino è nelle sue mani, o meglio nei suoi piedi, le premesse per diventare importante non mancano.

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