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Sampdoria, ingenuità che costano: troppi falli di mano in area
Sampdoria, troppi falli di mano in area di rigore: per aspirare ad un posto in Europa ingenuità di questo tipo andranno limitate
Nei giorni scorsi sono state giustamente esaltate le grandi capacità di Viviano in qualità di para-rigori: il portiere blucerchiato ha una media di penalty respinti da far invidia a tutta Europa, e va a caccia del suo record personale di 4 massime punizioni neutralizzate nel corso di un campionato, soglia raggiunta due stagioni fa durante la tribolata doppia gestione Zenga-Montella. Per un portiere versione “saracinesca” sui rigori, però, c’è un altro lato della medaglia che non può certamente considerarsi positivo, e cioè le troppe ingenuità blucerchiate che hanno dato la possibilità agli avversari di usufruire del tiro dagli 11 metri contro la Sampdoria.
La costante, e questo è probabilmente il dato più preoccupante, è una: il fallo di mano. Se ci si pensa, infatti, la Sampdoria si è vista fischiare contro diversi rigori per “tocchi proibiti” del pallone nella propria area di rigore: Ferrari contro il Sassuolo, Murru a Firenze in Coppa Italia, Bereszynski contro la Roma, ancora Murru contro il Milan, per non dimenticare la clamorosa “parata” di Torreira in Sampdoria-Sassuolo, incredibilmente non vista da arbitro e Var. Cinque episodi che alla Sampdoria sono a volte costati cari – per esempio l’eliminazione dalla Coppa Italia a Firenze – e che altre volte, invece, sono passati quasi sotto silenzio o per i miracoli di Viviano o per le sviste clamorose della squadra arbitrale.
Ciò che però va notato è che episodi di questo tipo dovranno essere limitati il più possibile nel proseguo della stagione, anche perché spesso e volentieri si è trattato di errori imperdonabili di concentrazione e di poca lucidità. Per una squadra che punta ad andare in Europa la cura dei dettagli deve essere una vera e propria priorità, perché per sedersi al tavolo delle grandi, una squadra come la Sampdoria, inferiore dal punto di vista dell’organico rispetto a Inter, Milan, Roma e Lazio, deve compensare questo tipo di mancanza con un livello di attenzione massimale in tutte le partite. Anche i più piccoli particolari, in questo senso, fanno la differenza, e la Sampdoria non può permettersi più ingenuità gratuite di questo tipo.