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Sampdoria, incognita omologa del Tribunale: le tempistiche

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La salvezza della Sampdoria passa dal cambio di proprietà, ma se serve l’intervento del Tribunale i tempi si allungano

Il futuro della Sampdoria è un’incognita. Alessandro Barnaba ed Edoardo Garrone da una parte, Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi dall’altra. Il problema resta sempre quello delle tempistiche. Giunti al 25 maggio, con meno di un mese alla scadenza inderogabile della data di iscrizione al campionato (20 giugno), è evidente che il tempo stringe. Tutte le operazioni in corso, le trattative con i creditori e i potenziali acquirenti, vanno avanti, ma il protrarsi delle stesse e lo spettro della necessità di un intervento del Tribunale incombono.

Senza un acquisto diretto dalle mani del Trustee e con la possibilità concreta di una opposizione da parte di Massimo Ferrero, spetterà infatti al Tribunale dirimere la controversia. Le tempistiche per avere l’omologa del piano di ristrutturazione da parte del Tribunale collocano il tutto tra agosto e settembre, ma gli investitori vogliono “certezze”. Il CdA e Bissocoli devono dare queste certezze entro il 20 giugno o la Sampdoria perderà l’affiliazione alla FIGC e la possibilità di iscriversi alla prossima Serie B.

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