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Giampaolo guarda la realtà: «Condizionati dai cambi»

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Derby della Lanterna, Giampaolo non rimprovera nulla alla squadra: «Condizionati dai cambi, avrei messo dentro Ramirez e Kownacki»

Giampaolo al termine del Derby della Lanterna è contento per quello che ha visto fare alla sua Sampdoria. Il pareggio è un risultato stretto ma ai blucerchiati è mancato qualcosa a livello di finalizzazione. I cambi, come spiega a SkySport, sono stati condizionanti: «Devo dire che la Sampdoria ha sempre provato a vincere la partita, non in maniera pulita perché il Genoa ce lo ha impedito difendendosi molto. Abbiamo provato a trovare le chiavi per cambiare l’inerzia della partita, purtroppo i due cambi ci hanno condizionato: avrei voluto inserire Ramirez prima e avrei messo anche Kownacki. Non posso dire nulla ai miei ragazzi perché ci hanno provato, ci è mancato qualcosa sicuramente negli ultimi venti metri. Noi ci siamo trovati in quella posizione di classifica, sebbene fosse un tavolo a cui non eravamo stati invitati. Siamo stati lì sei mesi, non vedo perché non provarci fino alla fine. Abbiamo eguagliato i punti dell’anno scorso, il campionato è positivo e le motivazioni ci sono. Abbiamo accusato qualcosa contro Crotone e Inter, mentre siamo usciti fuori contro Chievo e Atalanta: dobbiamo arrivare in fondo e poi chi sarà più bravo si vedrà».

«La partita abbiamo cercato di farla trovando gli spazi tra Laxalt e Zukanovic o tra Pereira e Biraschi, con attaccanti, mezzali e trequartisti. Ci hanno capiti, quindi ho chiesto a Caprari di effettuare quei tagli: il Genoa difende basso, lo sapevamo e c’eravamo allenati su quelle cose lì. C’è stato un grandissimo dispendio di energie, se fossimo stati più brillanti davanti avremmo potuto fare meglio. Ai centrocampisti ho chiesto di stare stretti per farli correre, Sala ha spinto molto e ha avuto anche un’opportunità: mi ha fatto anche un po’ arrabbiare perché doveva andare dentro e puntare l’avversario. Lì devi fare male all’avversario. È stata una partita difficile molto dura: ci è mancato il tempo di sgretolarli, hanno fatto cambi conservativi, però alla squadra non si può rimproverare nulla. Il derby è una partita pesante, magari andassero così come sono andati in questi due anni. Io non posso farci nulla sul mercato: non è il mio ambito, non mi ascoltano nemmeno – sorride – i dirigenti. Praet è un fuoriclasse, è un giocatore europeo con gamba, forza, freddezza: ha un livello superiore e in quel ruolo lì – dopo aver combattuto per convincerlo – potrà giocare nei migliori top club».

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