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Sampdoria, dai fornitori alle banche: la salvezza del club dipende da più fattori

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La salvezza della Sampdoria dal fallimento dipende da più fattori e non è legata solo (ed esclusivamente) alla posizione dei fornitori

Gli ultimi ad essere interpellati, con una pec a cui dare risposta entro cinque giorni, sono i fornitori-creditori. A questi Eugenio Bissocoli ha proposto un piano di rientro ritenuto inadeguato. E rischiano di essere questi, per il sentire comune, a mettere in crisi la trattativa. In realtà la salvezza della Sampdoria dal fallimento non dipende, se non minimamente, dalla posizione dei fornitori che hanno un peso esiguo sul buon esito dell’operazione. La salvezza della Sampdoria dal fallimento dipende da tanti fattori diversi.

Tutti i fattori che concorrono alla salvezza del club

  • Accordo tra la Sampdoria e le banche creditrici – Banca Sistema, Macquaire e Progetto hanno chiarito, pur partendo da posizioni diverse, che non intendono accettare lo stralcio dei debiti garantiti da SACE (55 milioni di euro da restituire in 8 anno dalla loro emissione). Lo avrebbe trovato Radrizzani, ma non Barnaba.
  • Accordo tra l’aspirante acquirente e la Sampdoria sui crediti SACE – Recepito che le banche non sono disponibili a stralciare i loro debiti e dilazionarli in maniera diversa, necessario rimodulare il piano tenendo conto di questa posizione.
  • Accordo tra l’aspirante acquirente e SACE – Recepito il no delle banche, necessario accordo con SACE che è una società per azioni controllata da parte del Ministero dell’economia e delle finanze. Per il momento – viene riportato – ci sarebbe stata un’apertura al verificarsi di alcune condizioni per la riduzione del debito, ma non sono stati specificati quali sarebbero i termini dell’accordo e se è andato in porto. Lo avrebbe trovato Barnaba.
  • Accordo tra l’aspirante acquirente la proprietà Ferrero – Il Trust Rosan in questo momento non può essere aggirato. Aggirarlo espone CdA e aspirante acquirente a una battaglia legale a seguito delle opposizioni da parte di Ferrero-Vidal. Non lo avrebbe trovato nessuno.
  • Accordo tra la Sampdoria e i creditori-fornitori – Affiché il piano possa essere esteso a tutti è necessario incassare risposta affermativa da chi detiene il 61% del credito totale. Una parte dei fornitori quindi serve a raggiungere la quota, ma il grosso è rappresentato dalle banche.
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