Focus
Sampdoria, il fallimento dei numeri 10
La crisi della numero dieci continua: da Maxi Lopez a Djuricic, è così impossibile trovare un degno proprietario della maglia più importante di tutte?
Sta facendo scalpore il malumore manifestato sui social da Filip Djuricic, giunto al suo secondo campionato alla Sampdoria. Il serbo non sta trovando spazio e mai lo troverà, tanto da aver annunciato di voler cambiare aria con l’inizio del calciomercato invernale. Questa situazione apre inevitabilmente un’ampia discussione sulla scelta di attribuirgli la maglia numero 10 che – non è scaramanzia, ma un dato di fatto – non riesce a trovare un degno proprietario, capace di indossarla e mantenerne vivi valore e credibilità di un tempo. Da anni, infatti, nessun blucerchiato si è rivelato in grado di far risaltare una casacca così storica e affascinante, l’unica che permette di esaltare il singolo rispetto al gruppo, l’unica che garantisce ammirazione e fiducia. Bisogna riavvolgere il nastro fino alla stagione 2010/11 per avere dolci ricordi di un dieci di sostanza che era Giampaolo Pazzini, un nome che equivale a una garanzia. Successivamente? Solo disastri, seppur si parli di giocatori dalle indiscusse qualità tecniche. La loro sfortuna è di aver vissuto un breve periodo all’ombra della Lanterna e di non essere riusciti a dare la propria impronta sul campo, danneggiando di conseguenza l’essenza di quel numero. Vediamo nel dettaglio chi, in questi anni, ha fallito.
Pasquale Foggia
Si salva parzialmente, alterna giocate strepitose a prestazioni in ombra. Conclude la sua avventura in blucerchiato dopo una sola stagione, senza essere riscattato, con 31 presenze ufficiali e 4 reti.
Maxi Lopez
18 presenze e 5 reti, nulla di speciale nella parentesi 2012/13. Si presenta bene in Coppa Italia e nelle prime giornate di campionato, scoprendosi trascinatore. Con il passare delle giornate il suo rendimento cala notevolmente.
Nenad Krsticic
Della stagione 2013/14 si ricorda solamente il brutto fallo di Matuzalem che gli ha rovinato la carriera. Non si è più ripreso da quell’infortunio, la numero dieci gli è rimasta sulle spalle fino al febbraio 2015, poi Bologna e il lento declino.
Joaquin Correa
Tanto fumo, poco arrosto. Ora si è riscoperto al Siviglia, purtroppo alla Sampdoria la pazienza non è stata molta: sarebbe bastato aspettarlo un po’ di più, senza fargli pesare gli errori commessi nel campionato 2015/16.
Bruno Fernandes
Arrivato con mille aspettative nell’estate scorsa, partito con una leggera plusvalenza e una stagione non semplice. Giampaolo non lo vede inizialmente, lui subentra dalla panchina e segna a ogni pallone calciato. Nel momento in cui gli viene offerta la continuità desiderata, sparisce lentamente.