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Sampdoria, Esposito: «Vi dico chi è l’attaccante più forte al mondo»

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Il giovane attaccante ha rilasciato delle dichiarazioni dove ha parlato del suo passato e su alcuni dei giocatori e talenti più forti al mondo

Il gioiellino classe ’02 in forza alla Sampdoria è stato intervistato dai colleghi di Cronache di Spogliatoio e ha spiegato alcune sue idee sul calcio estero e ha anche aggiunto delle opinioni su dei grandi nomi del calcio italiano.

SUL SUO PERCORSO ALL’ESTERO: «Fuori dall’Italia ti isoli da tutta la cultura del calcio italiano e da tutta la pressione che c’è, che a volte è veramente pesante. In Italia si è 100% focalizzati sul calcio, all’estero dopo due ore è finita la partita e non ci si pensa più. A un giovane serve fare un percorso all’estero. Io sono passato dalla Svizzera, sono stato in Belgio. All’estero giocano più i giovani, qui se fai due partite bene sei il nuovo Cristiano Ronaldo, se ne fai due male sei uno dei più scarsi

SUI SUOI EX COMPAGNI: «Per me ad oggi Lautaro Martinez è l’attaccante più forte al mondo, ha un primo controllo e una forza nelle gambe invidiabile da tutti. Nella top 3 mondiale lo metto ad occhi chiusi, io lo metto al primo posto ma poi bisogna avere rispetto di Haaland e di tutti gli altri. Con Lukaku ci sentiamo ancora. Era ossessionato dal calciare in porta e dal migliorarsi, dopo ogni allenamento doveva farlo. Poi non ho mai visto tirare così forte da un attaccante di interno. Lui tira più forte di interno che di collo.»

SU CAMARDA: «Non pensare mai di essere arrivati. L’ho visto, seguo la Primavera, mi piace il suo atteggiamento, ma vorrei che non si dovesse impegnare per tenerlo. Deve impegnarsi il doppio degli altri perché hai tutto da perdere quando scendi dalla prima squadra in Primavera. Ok, quando hai fatto due gol e scendi dalla prima squadra hai fatto il tuo dovere. Quando invece non fai gol o non ti esce una giocata, gli articoli che ti hanno fatto prima, e in Italia se ne fanno tanti, poi ti si ritorcono contro. E poi, se c’è la possibilità, gli consiglio di andare a fare un’esperienza all’estero perché secondo me gli può far bene.»

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