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La Sampdoria è pronta per la ricorsa alla vetta della classifica? La storia si ripete…
La Sampdoria è costretta ad inseguire le prime in classifica ma il rendimento è aumentato molto con il cambio in panchina. Déjà-vu?
La Sampdoria è un Club da Serie A, e la storia lo dimostra. I blucerchiati sono il decimo Club ad aver guadagnato più punti nella storia della competizione nonostante vi partecipi solamente dal 1946, anno della fondazione.
I genovesi hanno rappresentato da sempre una squadra molto difficile da sfidare, lo dimostra il fatto di essere stata la seconda squadra ad aver vinto allo Juventus Stadium nell’epoca d’oro dei bianconeri (grazie ad una straordinaria impresa guidata da Icardi in una gara dove i blucerchiati erano in un uomo in meno e sotto di una rete) e anche il fatto di essere stata una costante nel massimo campionato che, in sporadici casi, retrocedeva in Serie B.
Questa stagione la Sampdoria ha iniziato con il piede sbagliato anche a causa della condotta dell’ex tecnico Andrea Pirlo, il quale non è stato all’altezza delle aspettative della società. Lo stesso accadde nel 2011 con Atzori, che venne sostituito a campionato in corso (solo 22 punti in 15 partite per lui) con Giuseppe Iachini.
Il nuovo tecnico rimise ordine e disciplina e, attraverso l’arrivo di qualche rinforzo a gennaio come Martin Citadin Eder riuscì a rimontare ed a raggiungere la qualificazione ai playoff arrivando 6° in classifica. In seguito riuscì a vincere le semifinali contro il Sassuolo e ad eliminare nel doppio scontro finale anche il Varese grazie a Pozzi. I blucerchiati riuscirono così nell’impresa di qualificarsi in Serie A arrivando 6° nel campionato cadetto (nessun altro fu un grado di riuscirci).
La situazione oggi non è molto diversa, certo la società è intervenuta prima per cambiare Pirlo rispetto a quanto ci mise al tempo per sostituire Atzori, ma la classifica era preoccupante così come all’arrivo di Sottil, ed ora sarà cruciale per l’ex Udinese mantenere la rotta dopo le sbandate iniziali.