Hanno Detto
Bosco: «Bilancio? Lavoriamo per il bene della Sampdoria»
Alberto Bosco, collaboratore di Massimo Ferrero alla Sampdoria, ha fatto il punto: le sue parole raccolte da La Repubblica
Alberto Bosco, primo collaboratore di Massimo Ferrero, si è raccontato a La Repubblica. Le sue dichiarazioni sulla Sampdoria.
PASSIONI – «Ho giocato nella Goliardica Kolbe, ma non ero bravo. Ho cominciato con l’hockey a scuola. All’inizio non mi piaceva, ma poi ho capito che avrei saltato le lezioni, se fossi stato inserito nella selezione, e fu una grande motivazione».
SAMPDORIA – «La mia famiglia è blucerchiata, ma non sono tifosi. La prima partita risale alla stagione 1989-1990 con il mio amico Andrea Pedemonte. Ho visto quasi tutte le partite l’anno dello scudetto e poi sono sempre andato. Ho ancora l’abbonamento alla Gradinata Sud, ma ora vado in tribuna, per lavoro, e devo restare freddo. Solo nel derby in trasferta, libero da impegni, torno nel solito posto con i miei amici storici».
HOCKEY E CALCIO – «Si gioca in undici e con gli stessi moduli. I concetti e la filosofia sono assimilabili. In Italia, però, non lo sa nessuno. In Olanda e Spagna, ad esempio, è diverso: c’è il professionismo. A Genova la tradizione è radicata, i primi scudetti furono vinti dell’Hockey Club Genova. Ho disputato tre anni in A con la Superba dopo una scalata straordinaria, grazie a un innamorato come il presidente Puggioni, vicino ad un fuoriclasse come Rolo Perez, che ha disputato due Olimpiadi. Ritornare a quei livelli è difficile, quest’anno il sogno serie A si è fermato ai play off per la promozione».
EURO 2020 – «Ha dato una bella immagine e sarà più facile farsi ascoltare. Siamo sotto la lente d’ingrandimento per comportamenti sbagliati, ma, in questo caso, si é trasformato, con un lavoro di tre anni, un fallimento in un successo meritato. Si è parlato anche di Sampdoria e solo bene. Siamo molto contenti».
FEMMINILE – «Sampdoria Women è un’operazione anche culturale. Nell’hockey, ad esempio, tutti i club più importanti italiani e internazionali hanno le due sezioni e diventa un’occasione per tutta la famiglia. Massimo Ferrero ha voluto questo progetto e ora ci rendiamo conto che è una bella opportunità».
GIOCARE A GENOVA – «Stiamo interloquendo bene con i gestori della Sciorba e con il Comune. Non sarà possibile utilizzare l’impianto per l’inizio del campionato, ma speriamo di arrivarci durante la stagione. È l’unica possibilità concreta in città. Nel frattempo, stiamo valutando di restare a Bogliasco».
GESTIONE AZIENDALE – «È un business legato a un gioco, quindi imprevedibile. Aggiungiamo la forte pressione mediatica e questo lo rende il settore più stressante che conosca. I principi di gestione aziendale sono gli stessi, la normativa di settore è molto simile alle società quotate come profili di controllo, ma la sopravvivenza può dipendere anche da una palla che va fuori od in porta».
UOMO DEI NUMERI – «Scherzando, gli amici mi contestano, mi dicono che penso solo al bilancio, ma sanno che si fa sempre tutto per il bene della Sampdoria».