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Sampdoria, De Scalzi racconta la nascita de La Lettera da Amsterdam

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L’autore dell’inno della Sampdoria: “Lettera da Amsterdam” racconta di come è nato il progetto per questa canzone

L’ultima volta che l’ho vista sembrava ancora una bambina, ma ci faceva già girar la testa” così inizia l’amatissimo inno della Sampdoria intitolato: Lettera da Amsterdam. Della canzone scritta e cantata da Aldo De Scalzi quello che colpisce profondamente, oltre alla passione e l’amore che emergono dal testo, il fatto che la Samp non sia mai citata direttamente.

Ciononostante si tratta di una canzone che è amatissima dai tifosi blucerchiati che la cantano a squarciagola ogni volta che i loro beniamini scendono in campo. A raccontare gli aneddoti sul pezzo è lo stesso autore, cui dichiarazioni sono state raccolte da La Repubblica. Ecco cosa ha detto il cantautore blucerchiato:

«Sono sampdoriano, perché mio padre da ragazzo andava a vedere l’Andrea Doria, prima della fusione. E poi sì, un giorno mi è venuta l’idea di un concept album dedicato alla squadra. Ci abbiamo lavorato con Vittorio, Nino Condorelli e Federico Sirianni: è una lettera scritta a 8 mani, se mi passate la battuta. Nata dopo un incontro organizzato da Roberto Mancini con Paolo Mantovani, che dietro la scrivania aveva una foto della sirenetta di Copenaghen avvolta in una sciarpa della Samp: abbiamo immaginato i pensieri, la nostalgia un tifoso costretto a vivere lontano dalla città. Adesso la squadra è in B, abbiamo vissuto momenti migliori. Ma sono rilassato: l’importante era cacciare via l’ignobile presidente di prima».

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