Hanno Detto

Cremonese, Ballardini: «Sampdoria squadra di spessore. Abbiamo tanti infortunati»

Pubblicato

su

Ballardini, tecnico della Cremonese, ha fatto il punto in conferenza stampa sulla gara contro la Sampdoria. Le sue parole.

Davide Ballardini, tecnico della Cremonese, ha fatto il punto in conferenza stampa sulla gara contro la Sampdoria. Ecco le dichiarazioni rilasciate in vista della trasferta di domani al Ferraris.

CONDIZIONI«Stiamo peggio rispetto alla sfida che abbiamo fatto con il Lecce, abbiamo più giocatori ammaccati e dovremo valutare giocatori come Meité, Benassi e non solo. Questo però non importa, domani è una partita importante e quindi serve che la facciamo al meglio nonostante le tante difficoltà che ci sono, non ci siamo mai presi delle scuse, siamo contenti quando si fa bene e riconosciamo quando le cose vanno male, senza alibi».

SAMPDORIA«A gennaio ha cambiato parecchio, ora ha un’identità chiara e una rosa di giocatori competitiva perché dove vanno fanno sempre belle partite e buoni risultati, in casa hanno vinto con il Verona ed è certamente una squadra che è ben attrezzata ed è la testimonianza che nonostante ciò si trova in quella posizione di classifica, testimonia il grande equilibrio che c’è nel nostro campionato».

FERRARIS«Emozione? Non c’è questo sentimento perché c’è solo l’attenzione alla partita. Ora dico così, poi comunque per circa dieci anni abbiamo fatto su e giù e più di 150 partite col Genoa, ma non mi è venuto quel pensiero lì. Abbiamo altri pensieri».

SFIDA SALVEZZA«È cambiato molto, a gennaio è una squadra strutturata. Con la partita di Coppa è tutto concentrato in poche ore e pochi giorni, fino a mercoledì pensavamo a far bene in Coppa e poi il pensiero è andato subito alla partita di domani ma capite bene che tra il mercoledì notte e il sabato alle 16.30 c’è poco tempo. È tutto concentrato e pensiamo soltanto a noi, ai giocatori che stanno bene, a recuperare chi ha speso molto. Sono questi i pensieri su cui siamo concentrati».

DESSERS-BUONAIUTO «Purtroppo ricordo un Verona-Cremonese in cui giocavano Buonaiuto e Dessers, non so se lo ricordate… È vero che contro la Fiorentina sono stati bravi perché sono entrati bene e nel secondo tempo s’è vista un’altra Cremonese. A parer mio loro due non bastano per l’attacco, perché ci vuole un sostegno per dar loro la possibilità di giocare palla a terra, ma loro due per sostenere l’attacco hanno bisogno di una presenza ulteriore».

DESSERS – «È anche vero che fino ad oggi spesso noi siamo stati più bravi nella seconda parte della partita. Con il Monza, come ho detto allo stesso Dessers, non è entrato con l’atteggiamento giusto, mentre in tante altre occasioni sì ed è anche vero che noi spesso fatichiamo nel primo tempo perché non siamo così brillanti e intensi subito, ma ci vuole tempo per mettersi in modo. Chi entra nel secondo tempo, non solo lui, trovano una squadra più viva e pronta, quindi più propositiva. L’ideale sarebbe partire bene subito, intensamente e poi cercare di fare la partita in quel modo lì. Anche la Fiorentina, che oggi è una di quelle più in forma, ha fatto un ottimo primo tempo ma poi ha sofferto nel secondo. Sono poche le squadre che fanno tutta la partita con un’attenzione e un’intensità di rilievo».

TREQUARTI
«Io avevo Cossu che non giocava neanche in Serie C al Verona, venne in Serie A e fece molto bene da trequartista. Mancò una partita Daniele Conti e gli feci fare il regista: Buonaiuto per me è quel prototipo di giocatore lì. A lui piace partire di più dalla sinistra per rientrare, vede il gioco da lì perché da la palla gol o finisce lui l’azione. Ci può stare, ma per me il trequartista è un centrocampista offensivo, mentre Buonaiuto è un’attaccante. Il centrocampista offensivo è chiaramente bravo a finalizzare, ma è un centrocampista: fa bene con presenza e attenzione e determinazione le due fasi di gioco. Buonaiuto è un secondo attaccante o un attaccante esterno, se giocassi con lui e due attaccanti ho tre giocatori con spiccate qualità offensive».

STRATEGIA – «Vedendo la Sampdoria ci sono tanti giocatori con campionati alle spalle come Rincon, Winks, Gabbiadini, Djuricic… Sono giocatori di spessore, ma è vero che Augello è un giocatore simbolo per la serietà e la qualità, lui è arrivato che non era neanche considerato troppo invece grazie al suo impegno e alla sua qualità si è ritagliato un ruolo importante nella squadra. È un giocatore da limitare perché da lì possono nascere situazioni pericolose».

Exit mobile version