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Sampdoria, chi cedere e chi tenere: i portieri

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La Sampdoria deve valutare su quali giocatori fare affidamento in vista della prossima stagione: perché cedere o tenere i portieri della rosa?

I portieri attualmente presenti in rosa sono quattro. Troppi per una stagione, sarà dunque necessario rivedere il progetto tecnico e analizzare quali pedine difenderanno la porta della Sampdoria nel corso della prossima stagione e quali, invece, dovranno abbandonare i colori blucerchiati. Per ognuno di loro è giusto sottolineare le motivazioni secondo cui dovrebbero essere confermati oppure ceduti durante la sessione estiva di calciomercato.

Emiliano Viviano sì

Sul campo sa dimostrare il proprio valore, nonostante la stagione vissuta tra alti e bassi, e l’affetto verso i colori blucerchiati creano in lui uno stimolo in più. Conosce l’ambiente, sa gestire i rapporti all’interno dello spogliatoio e la sua esperienza costituisce un fattore determinante per la squadra.

Emiliano Viviano no

La stagione appena conclusa è un’arma a doppio taglio. Gli episodi negativi potrebbero spingere la Sampdoria alla sua cessione per due motivi fondamentali: il primo è legato alla sua età, non in linea con i progetti in prospettiva della società; il secondo invece riguarda il lato prettamente economico. La valutazione di circa tre milioni del suo cartellino deve far tentennare la dirigenza doriana.

Vid Belec sì

Nelle vesti di riserva può essere molto utile alla causa nel corso della prossima stagione. Purtroppo sul campo si è visto in sole due occasioni con la maglia della Sampdoria, ma il riscatto di 400mila euro da versare nelle casse del Benevento è una mera formalità per confermarlo in rosa. La voglia di essere titolare lo induce, infine, ad avere sempre motivazioni su cui contare.

Vid Belec no

È difficile fare plusvalenza con una sua cessione, tuttavia le motivazioni che lo allontanerebbero dalla Sampdoria sono identiche a quelle di Viviano: abbassare l’età media per dare continuità a un progetto determinato. Al contempo, una sua prolungata presenza in panchina potrebbe dar vita a malumori dannosi per l’ambiente.

Andrea Tozzo sì

Tanti anni in prestito e un’occasione che deve arrivare. Se non avesse talento, la Sampdoria lo avrebbe venduto tempo fa, quando acquisiva esperienza in giro per l’Italia, da Novara a Matera. Proprio per questo motivo, forte della preparazione tecnica svolta alla corte di Marco Giampaolo, può rappresentare un punto di forza.

Andrea Tozzo no

Continuando ad accettare la panchina, potrebbe non arrivare mai il suo momento. La dirigenza ne riconosce le qualità, ma se gli obiettivi sul mercato o in rosa lo superano nelle gerarchie, allora occorre prenderà una decisione per il bene sia della società sia del giocatore stesso. Con un anno in prestito in Serie A, inoltre, la vendita del cartellino può ottenere un rialzo economico da non sottovalutare.

Titas Krapikas sì

Classe ’99 e apprezzato dall’allenatore, è sicuramente uno dei portieri del futuro della Sampdoria. Diventando il terzo portiere della rosa potrebbe acquisire ancora più esperienza e tenersi lontano da prestiti che, nel peggiore dei casi, potrebbero rallentarne la crescita.

Titas Krapikas no

Onestamente non ci sono motivi che dovrebbero indurre la Sampdoria a privarsi delle sue qualità. Se mai dovesse lasciare momentaneamente la squadra, il prestito annuale sarà l’unica ipotesi possibile. Andrà tuttavia scelta con accuratezza la società satellite con la quale imbastire la trattativa.

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