2015

Sampdoria-Cesena: i precedenti

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Sono appena 11 i confronti al Ferraris fra Sampdoria e Cesena, con un bilancio che ha visto i blucerchiati vincitori in 4 occasioni, sconfitti appena due volte e per ben 5 volte invece le due squadre si sono spartite il bottino.

Primi incontri – Le sfide iniziano negli anni ’70 con ben quattro confronti nello stesso anno: le due sfide al Ferraris finiscono in pari. Samp e Cesena si rincontrano a Marassi fra il 1975 e il 1991 in 7 occasioni: la prima vittoria arriva nel 1976 nella settima sfida ai cavallucci marini, fino a quel tempo imbattuti contro il Doria. La storia cambia sotto la guida di Vujadin Boskov e Paolo Mantovani, con la Samp che troverà la vittoria contro i romagnoli in altre 4 occasioni fra le mura amiche.

Tempi recenti – Il Cesena nel 1991 quando il Doria festeggia lo scudetto retrocede, e non risale in Serie A prima di una ventina d’anni. Ci pensa però la Samp a scendere di categoria, e nel 1999 riecco la sfida: altro pari al Ferraris, l’ultima vittoria dei blucerchiati contro i bianconeri risale al 1990. L’ultima sfida a Genova rievoca brutti ricordi: stagione 2010/2011, la Samp si ritrova invischiata nella parte bassa della classifica, e la sfida al Cesena è una delle gare fondamentali per chiamarsi fuori dalla lotta per non retrocedere. La partita ovviamente gira malissimo per il Doria, che cade per 3-2 sotto i colpi di Parolo e Giaccherini, autore di una doppietta. Inutile la parziale rimonta firmata Volta e Maccarone, il Cesena espugna il Ferraris per la seconda volta nella sua storia. All’andata in questa stagione  fu 1-1: dopo una partita praticamente dominata dalla Samp dal punto di vista del gioco, fu proprio il Cesena a sbloccare con l’ex Lucchini su ribattuta da una punizione procurata da un’ingenuità di Soriano. Pochi minuti dopo, sotto la pressione della Samp che con veemenza fece di tutto per recuperare, Constantin Nica realizzò un’autorete e rimise il risultato in pari. Tante le occasioni per la Samp, ma tutto inutile, Leali fu superbo e parò tutto e dove non arrivò l’estremo difensore romagnolo ci pensò il palo a fermare la truppa blucerchiata.

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