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Sampdoria, cammino deludente con Sottil: le tappe della crisi

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Sampdoria, l’arrivo di Andrea Sottil in panchina non ha dato quella svolta che ci si attendeva: ecco le tappe della crisi

Dopo un avvio di Serie B deludente, la Sampdoria aveva deciso di esonerare Andrea Pirlo ed affidare la panchina a Sottil. L’arrivo del tecnico ex Udinese non ha però dato quella svolta che ci si attendeva: come sottolineato dall’edizione genovese del Secolo XIX sono infatti troppi gli alti e bassi che hanno caratterizzato il cammino dei blucerchiati sotto la sua guida. Il debutto era stato positivo: 0-0 contro il Bari ottenuto in dieci uomini (espulso Vulikic) e preparato con un solo allenamento. Il primo campanello d’allarme arriva due settimane con la sconfitta sul campo del Cosenza, da lì in poi però arriva la reazione immediata con tre vittorie di fila contro Sudtirol, derby di Coppa Italia contro il Genoa e il tris a Modena.

La stagione sembrava ad una svolta, ma nel match successivo i doriani vengono sconfitti in casa dalla Juve Stabia in rimonta. Alla ripresa dopo la sosta di ottobre arriva una rocambolesca vittoria per 3-5 al Manuzzi contro il Cesena seguita dall’ 1-0 interno contro il Mantova, per quello che resta l’ultimo successo della Sampdoria. Da lì in poi il crollo: pareggio esterno contro il Cittadella, sconfitte contro Brescia e Pisa, pareggio al Barbera contro il Palermo e l’ultimo rocambolesco pari contro il Catanzaro, questi ultimi due sono avvenuti con il cambio di modulo dal 3-5-2 al 4-2-3-1 e dopo un mini ritiro all’Ac Hotel. La panchina di Sottil è in bilico, ma ci si aspetta un cambio di passo con continuità di risultati a partire dalla sfida con il Sassuolo.

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