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Sampdoria Cagliari: top e flop del match VOTI
Sampdoria Cagliari, i top e i flop del match della 26a giornata del campionato di Serie A: Keita non brilla, bene Gabbiadini e Bereszynski
La Sampdoria viene beffata in pieno recupero dal Cagliari, in occasione della 26a giornata del campionato di Serie A. I top e i flop del match disputato al Ferraris.
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Sampdoria Cagliari: i top del match
Bereszynski 7 – L’impegno del polacco è sotto gli occhi di tutti. Nella prima frazione non riesce a spingere come vorrebbe ma non ha il supporto di Candreva. Qualche buona sovrapposizione non sposta l’equilibrio. Non sempre lucido nel mantenere la posizione, per fortuna della Sampdoria riesce sempre a rimediare per tempo. Ad inizio ripresa, salva il 2-0 su Joao Pedro con una chiusura fondamentale. Segna finalmente il suo primo gol con la Sampdoria, assolutamente meritato per lui.
Gabbiadini 7 – Subito in partita il bomber blucerchiato. Torna finalmente al gol, il primo in campionato. Il 23 della Sampdoria dimostra ancora una volta la qualità del suo sinistro.
Thorsby 6,5 – Porta sostanza ad centrocampo in difficoltà. Sembra abbia ritrovato la rabbia che negli ultimi incontri pareva aver perso. Recupera palloni e diventa la spina nel fianco del Cagliari.
Sampdoria Cagliari: i flop del match
Keita 5,5 – Altra prova incolore per il centravanti della Sampdoria. Il senegalese si fa vedere solo in occasione del rigore tolto poi dal Var. Gioca sempre spalle alla porta e troppo lontano dall’area di rigore. Il dialogo con Quagliarella non funziona e il numero 10 blucerchiato esce dal match, richiamato in panchina dopo un’ora di partita.
Ekdal 5,5 – Non semplice la prova dello svedese. A centrocampo soffre, al pari di Silva, l’inferiorità numerica e non riesce mai ad a verticalizzare o ad allargare il gioco. Rallenta spesso la manovra, soprattutto perché nessun compagno si fa vedere
Augello 5,5 – Il terzino della Sampdoria non punge sull’esterno. Leggermente sottotono, dunque, il suo primo tempo. Qualche buona iniziativa non basta. Sullo 0-1 è parte integrante della disastrosa staticità della difesa blucerchiata. Ranieri lo richiama in panchina per cambiare l’assetto della squadra.