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Samp, summit di mercato. E DiFra avverte: «Voglio chiarezza sulla cessione»
Il tecnico lancia un nuovo segnale alla società: «Voglio chiarezza per me e la squadra». Oggi summit di mercato: obiettivi esterno e centrocampista
CALCIOMERCATO – LE ULTIME NEWS SULLA SAMPDORIA
Il primo ostacolo della stagione è stato superato, ma la Sampdoria non può dirsi pienamente pronta per l’inizio di campionato contro la Lazio. A pochi giorni dalla vittoria in Coppa Italia è cambiato poco, la Sampdoria ha acquisito maggiore sicurezza in campo ma ne ha persa sul mercato: «Ho fatto le mie richieste e le confermo – la precisazione di Eusebio Di Francesco – sanno dove credo che serva qualche giocatore per migliorare. Lì davanti stiamo cercando qualcosina, anche in mezzo al campo. Mi sono stati promessi rinforzi e sono convinto che arriveranno. Alla fine mi accontenteranno, mi devono accontentare. Per crescere e giocare in un certo modo, bisogna migliorare la qualità della rosa».
Le promesse fatte da Massimo Ferrero riguardano Domenico Berardi e Simone Verdi, che adesso appaiono molto lontani dal vestire la maglia blucerchiata. I nuovi obiettivi, ora, sono François Kamano del Bordeaux, lo svincolato Hatem Ben Arfa ed Emiliano Zigoni dello Zenit. A centrocampo, invece, si valutano i nomi di Mohammed Kudus e Federico Viviani, nell’ottica di uno scambio che prevederebbe il passaggio alla Spal di Leonardo Capezzi. Da monitorare le trattative con la Fiorentina per Giovanni Simeone e la Roma per Gregoire Defrel, che sostituirebbero Federico Bonazzoli e garantirebbero un valido rincalzo del capitano Fabio Quagliarella.
Come riportato dal Secolo XIX, oggi si terrà un summit di mercato per definire meglio le prossime operazioni. Un confronto per rinnovare idee e scelte, insomma. A tenere banco in casa Sampdoria, però, è anche la questione legata alla cessione societaria. A tal proposito Di Francesco ha mandato un altro messaggio dopo la trasferta di Crotone: «Al di là delle rassicurazioni della società, vorrei che fosse tutto un po’ più chiaro. È normale per un allenatore, per una squadra. Riesco a tenere fuori la testa dei giocatori da questa situazione, non ho mai sentito parlarne all’interno del gruppo. Parliamo e parlano di calcio, tattica. Punto sulla loro disponibilità e continuo a lavorare».