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Pagelle Samp-Pescara 3-1: sentenza Schick, Fernandes MVP

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Una Samp in forma si aggiudica la quarta vittoria nelle ultime sei gare contro un Pescara ormai incamminato verso la B: le pagelle

Viviano 6 – Giornata da spettatore non pagante: un paio di parate centrali, un buon riflesso su Cerri e l’inerme comparsata nel pareggio ospite. Quando Quagliarella segna il gol del vantaggio, la gara per lui è virtualmente finita.

Sala 6.5 – Al rientro da titolare dopo ben due mesi e mezzo, l’ex Hellas non ha sfigurato. Ha fatto bene specie guardando il contesto: Caprari è un cliente temibile e soprattutto i tagli degli esterni di Zeman potevano colpirlo dove fa più male. Invece Sala dà il là con un tocco d’esterno all’1-0 e contribuisce con diverse sgroppate al successo blucerchiato (dal 37′ s.t. Bereszynski s.v. – La sua entrata nel finale significa poco se non fiato per Sala. La notazione, semmai, è che Budimir non è entrato nemmeno in questa gara: diciamo che la lista attaccanti della Samp è ormai ridotta a tre elementi).

Silvestre 6.5 – Dei due centrali è il migliore. Resiste, lotta con il giovane Cerri; sale anche bene nell’occasione del pareggio ospite, ma con Skriniar non c’è intesa e lo slovacco tiene in gioco l’ariete pescarese. L’argentino rimane una colonna della Samp.

Skriniar 6 – Ha giocato meglio in altre occasioni: anche a livello d’impostazione, ha fatto più fatica del solito, fraseggiando soprattutto in orizzontale con il compagno di reparto. Come detto, sul gol ospite condivide qualche difetto di comunicazione.

Pavlovic 5 – Il peggiore di oggi. Si attendeva con ansia la sua prova, ma il Pescara ha continuato a insistere sul settore sinistro blucerchiato proprio per un motivo: Zampano si è trovato spesso alto, attaccando con Benali lo svizzero, troppo distratto. Da fermo rimane una soluzione interessante, ma non si può giocare solo perché il piede è fatato.

Barreto 6.5 – Combattivo come suo solito, di fronte al centrocampo del Pescara può permettersi qualche ghirigoro in più ed esser coinvolto maggiormente dai suoi compagni anche in fase di costruzione. Si fa male: speriamo non sia nulla di preoccupante (dal 28′ s.t. Linetty 6 – Quando Barreto si fa male e non regge più l’intensità della gara, si becca un richiamo da Viviano ed entra il polacco. In questa seconda parte di stagione, sta fungendo più da primo panchinaro, facendosi però trovare pronto).

Torreira 6.5 – Tornato a pieno regime dopo la squalifica di Palermo, l’uruguayano affronta la sua ex squadra con decisione. Tanti duelli con Memushaj e soprattutto una serie di aperture che fluidificano il gioco della Samp.

Praet 7 – Può sembrare un voto troppo alto, specie perché sull’1-1 dovrebbe seguire il taglio di Benali, che tutto solo mette l’assist per il pareggio di Cerri. Tuttavia, il lavoro oscuro di Praet sta diventando essenziale, nonché il motivo per cui il belga sta partendo spesso da titolare. Tanti recuperi, tanti tackle, un fosforo essenziale per far parte di questo progetto tecnico.

B. Fernandes 7.5 – MVP senza se e senza ma: gol dell’1-0, assist per il 2-1, passaggio filtrante delizioso per il 3-1. Certo, senza l’incredibile gol mangiato a due metri da Bizzarri il voto sarebbe stato anche più alto, ma non si può avere tutto dalla vita.

Muriel 5.5 – Dispiace che possa essere tra le poche note negative di oggi, anche perché crea i presupposti per il gol del vantaggio e dispensa un paio di buoni dribbling, da cui nasce anche il giallo per Coda. Tuttavia, sembra un po’ tra le nuvole e spreca due occasioni davanti a Bizzarri che avrebbero messo la gara su ben altri binari: giusto il cambio (dal 16′ s.t. Schick 7 – Le Schick non è solo un freak, ma pure una sentenza. Al primo pallone disponibile salta con un numero Biraghi ed è poi troppo egoista nel non servire un Quagliarella libero; tuttavia, si riscatta subito con il gol del 3-1 e poi si guadagna anche un rigore nel finale, che Pasqua decide per qualche motivo di ignorare).

Quagliarella 6.5 – Nel primo tempo sembra permanere il problema delle occasioni da gol: nessuna. Quel che è diverso, però, è che oltre al lavoro oscuro c’è un bell’assist per Muriel, non sfruttato dal colombiano. Liberatosi dai fantasmi personali negli ultimi tempi, Quagliarella trova il terzo gol di fila con un bella incornata, lasciato libero da Stendardo. Un bel sorriso quello del capitano di oggi, alla settima marcatura stagionale in A.

Pescara (4-3-3):
Bizzarri 5.5; Zampano 6, Coda 5 (dal 37′ s.t. Fornasier s.v.), Stendardo 5, Biraghi 5; Bruno 5, Verre 5 (dal 42′ s.t. Brugman s.v.), Memushaj 6; Caprari 5.5, Cerri 6.5 (dal 30′ s.t. Kapetanos 5.5), Benali 6.

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