2013
Samp-J. Rodriguez, Gasparin conferma: «L’abbiamo trattato»
James Rodriguez, quest’estate, è passato al Monaco insieme a Moutinho per una cifra complessiva di circa 45 milioni di euro. Una bella spesa, ma tutto sommato giustificata, perché il colombiano è uno dei talenti migliori che il calcio d’oggi offre ed il ragazzo potrà solo migliorare. Una plusvalenza che il Porto si gode, ma che sarebbe potuta essere… della Samp. Già, perché se ricordate la Samp trattò il colombiano con il Banfield nell’estate del 2010. Ad aggiornare la lista dei rimpianti, ci pensa Sergio Gasparin, che concede ulteriori dettagli su questo colpo andato a vuoto nell’estate del preliminare di Champions.
Tuttavia, all’inizio, si pensava che l’ex Porto dovesse sostituire il partente Cassano: «In realtà, era un’operazione slegata dalla questione Cassano. Nella nostra attività di scouting, avevamo seguito Rodriguez già quando ero all’Udinese – racconta Gasparin in un’intervista esclusiva a calciomercato.com – Poi fu acquisito dal Porto ma, come spesso accade, nei primi mesi ebbe molte difficoltà e giocò poco. Per il mercato di ci interessammo e stavamo parlando di prestito con diritto di riscatto; poi, il mio rapporto con la Sampdoria s’interruppe e non se ne fece nulla». A distanza di tre anni, il colombiano è passato nella squadra del Principato per 45 milioni: «James Rodriguez è un giocatore di grandissimo valore. Certo, dirlo oggi è facile, dirlo quando lo avevamo visionato noi era molto più difficile».
Sull’avventura in blucerchiato, durata appena qualche mese, Gasparin ritorna con amarezza: «Ognuno di noi in questo lavoro ha un grande alleato o un grande nemico, il campo. Quando lasciai la Sampdoria, eravamo quinti a due punti dalla zona Champions League. L’anno si concluse con una tragedia sportiva come la retrocessione, che vissi dal di fuori e con molto dispiacere – confessa Gasparin in chiusura – perché sono rimasto legato ai colori blucerchiati». Sul suo addio, sempre molto discusso nell’ambiente, l’ex dirigente di Udinese e Catania chiude così: «Il tempo ed il campo hanno quindi chiarito chi aveva ragione».