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Samp, l’extra-time costa caro: che classifica senza il recupero

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I gol subìti in zona Cesarini costano punti e posti in classifica alla Samp: se non fossero conteggiati, i blucerchiati sarebbero in Europa

Quando il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo chiede ai suoi giocatori concentrazione per tutta la partita, spesso sottolinea il fatto che un match duri 95′ o più, come ad evidenziare la necessità di restare sul pezzo fino al fischio finale dell’arbitro. Eppure, la sua squadra da questo punto di vista ha ancora qualcosa da imparare. La Sampdoria, infatti, è la squadra che, in coabitazione con il Genoa, ha subìto più gol dopo il 90′ in questo campionato, ben quattro. Un dato che non può non preoccupare l’allenatore doriano, anche perché i gol presi nel recupero del secondo tempo sono spesso costati punti, vedasi il gol di German Pezzella a Firenze.

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Se la Samp fosse riuscita ad essere più attenta nella famosa “zona Cesarini”, d’altro canto, staremmo parlando di una classifica del tutto diversa. Come evidenziato dalla classifica proposta da Transfermarkt.it, infatti, se non venissero conteggiati i punti fatti grazie ai gol segnati nel recupero, la Sampdoria sarebbe addirittura quinta in classifica a quota 36 punti, a due sole lunghezze dalla zona Champions League. Scenderebbero invece di molto Inter, Atalanta e Milan squadre che evidentemente hanno subìto poco e segnato molto nell’extra-time. Insomma, questa classifica dice qualcosa di preciso riguardo la squadra blucerchiata: le disattenzioni a fine partita si pagano care, non solo perché lasciano tanto amaro in bocca, ma anche perché costano punti. Da questo punto di vista, se la Samp vorrà continuare a credere all’Europa, dovrà certamente migliorare il proprio score dopo il 90′.

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