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Samp, Giampaolo confermato, ma ora tocca crescere

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Una stagione altalenante e, per certi versi, negativa, conclusasi con un finale lieto, ovvero la salvezza.

I lati positivi – a differenza di quelli negativi – sono davvero pochi, quanto basta però per confermare Marco Giampaolo sulla panchina della Sampdoria, anche se adesso ha il compito di fare molto meglio, visto che i blucerchiati si sono ritrovati ad un passo dalla retrocessione quasi fino all’ultima giornata, riuscendo ad uscirne grazie a punti determinanti, come la vittoria nel Derby della Lanterna contro il Genoa, a sua volta retrocesso in Serie B dopo 15 anni. Per il nuovo campionato di Serie A, dunque, alla Sampdoria tocca crescere in termini di qualità e di mentalità.

Giampaolo rimane alla Sampdoria: ma serve una scossa

Arrivato a Gennaio 2022 per salvare la Sampdoria da una prima parte di stagione disastrosa – sotto la guida di D’Aversa – Giampaolo si è ritrovato una squadra sì unita, ma poco concreta dal punto di vista realizzativo. Grazie ad un buon lavoro e a qualche nuovo innesto – come Andrea Conti – Giampolo è riuscito nell’impresa di salvare la Sampdoria, conquistandosi così la fiducia anche per la prossima stagione. Questo però non basta per farlo rilassare, dato che su 16 gare ha raccolto cinque vittorie, un pareggio e ben dieci sconfitte, spesso senza riuscire a segnare. Il rendimento dei blucerchiati non è stato dunque costante, come possono dimostrare le varie statistiche presenti su betclu, che hanno rilevato un andamento altalenante durante tutta la stagione.

Troppo poco per un club che deve puntare alla permanenza in Serie A, cercando di centrare la salvezza anzitempo così da gravitare nella zona grigia. Serve pertanto una scossa, visto che la società non può accontentarsi di 16 punti in 16 gare e, di conseguenza, di un punto a partita.

Sicuramente le ultime uscite hanno permesso a Giampaolo di capire quali sono i giocatori su cui puntare e quali sono i tanti aspetti da migliorare, per tentare di costruire una squadra che non si accontenti soltanto della salvezza, ma che possa cercare di osare un po’ di più e provare a costruire una rosa che, in qualche anno, possa presentarsi come outsider tra le “big” italiane, con l’obiettivo di centrare una qualificazione europea o una finale di Coppa Italia, per adesso progetti che sembrano del tutto surreali.

Mercato, tra chi parte e chi resta

Certi dell’allenatore, i blucerchiati dovranno lavorare con intelligenza sul mercato. Tra chi parte e chi resta, ci sono giocatori che, nella stagione appena trascorsa, hanno fatto molto bene e che possono essere utilizzati come punto di partenza. Su tutti, di sicuro la scoperta di Falcone e Sabiri, come anche l’ottimo rendimento di Caputo, bravo a trascinare la squadra a suon di gol, quasi tutti suoi.

Ci sono però addirittura alcuni giocatori che potrebbero lasciare Genova, sponda Sampdoria, e che potrebbero così complicare l’estate dei liguri. Si tratta di AuderoColleyThorsby e Candreva. Quattro elementi molto importanti per la compagine genovese, che hanno per diverse stagioni dando il proprio contributo alla causa. Qualora Audero dovesse partire sarà Falcone a ereditare la titolarità, ma in caso il primo rimanesse sarebbe il secondo a partire, visto che nessuno dei due si accontenta della panchina. Rimpiazzare Candreva e Thorsby sarebbe molto difficile, ma la Sampdoria deve guardarsi intorno.

Pertanto la società sembra pronta a investire circa 15 milioni di euro sul mercato, una cifra non altissima ma valida, in base anche a quelle che sono le necessità e gli obiettivi, che sarebbero quasi tutti frutto di vari prestiti riscattati, da Verre a Depaoli. Poche idee per quanto riguarda invece possibili acquisti, anche se la Sampdoria sembra potersi accontentare di qualche dettaglio per non stravolgere la propria fisionomia. Con il rientro dall’infortunio di Gabbiadini, gli unici obiettivi potrebbero essere un colpo in difesa e due a centrocampo, se Candreva dovesse – insieme a Thorsby – lasciare il club.

Tutto ancora in bilico, con la Sampdoria di Giampaolo che deve prendere ancora forma.

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