2013
Samp, che fine hai fatto?
Da qualche tempo la Sampdoria bella, fresca e brillante di Delio Rossi non è più tale. Sarà la sensazione di aver già raggiunto la salvezza, sarà anche “colpa” di un’età media troppo bassa e quindi di un carattere non ancora maturato del tutto, sarà che ieri mancavano i due uomini più importanti di questa Samp, ossia Poli e Krsticic. Oppure, semplicemente, la Sampdoria non è forte come pensavamo. L’assenza dei due centrocampisti non basta a spiegare un trend decisamente preoccupante, in cui la Samp non è riuscita a rendersi pericolosa in attacco, tradita da un Icardi in parabola discendente nè a mantenere la solidità difensiva, sfaldatasi nelle ultime uscite.
Ieri, i blucerchiati sono stati semplicemente orrendi, ed hanno ricordato i loro poco esaltanti colleghi che, poco meno di due anni fa, persero proprio contro i rosanero salutando la Serie A. Sfilacciata, disunita ed impalpabile, la Sampdoria è sembrata quella dello strambo Cavasin più che del saggio e navigato Delio Rossi ed ha fatto accendere un serio campanello d’allarme tra i tifosi: da ciliegina sulla torta il derby sta diventando la partita della verità per mettersi alle spalle le (motivate) paure di un’altra rovinosa caduta nelle sabbie mobili della retrocessione.
Il Palermo ha dominato per larghi tratti della gara, usufruendo della qualità tecnica superiore dei propri interpreti ed accantonando le proprie proverbiali debolezze caratteriali, galvanizzato da un avversario che ieri ha dimostrato una situazione addirittura peggiore sotto questo punto di vista. Preoccupante, in vista di un derby che potrebbe finalmente dare un senso all’insipida ed incostante stagione della Sampdoria ed una tregua alle coronarie dei tifosi blucerchiati, troppo disturbate dalle turbolenze e dall’intensità delle ultime stagioni. Recuperare mentalmente e reintegrare Poli e Krsticic, e le loro qualità di grinta e cuore, oltre a quelle tecniche, dev’essere il primo passo per preparare una partita che, semplicemente, non si può sbagliare.