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Salvataggio Sampdoria, l’avvocato Chiodini: «Grande lavoro di squadra»

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L’avvocato Filippo Chiodini, a La Repubblica, ha parlato del salvataggio della Sampdoria: dalla composizione negoziata all’omologa

L’avvocato Filippo Chiodini, a La Repubblica, ha parlato del salvataggio della Sampdoria: dalla composizione negoziata all’omologa.

CONVEGNO SULLA SAMPDORIA«L’evento nasce da una iniziativa a cavallo tra accademia e pratica all’università di Bergamo, dove è professore associato e Direttore Master Crisi d’impresa e ristrutturazioni aziendali il professor Alessandro Danovi, che organizza una serie di eventi formativi e master ed è aperto agli ordine di avvocati e commercialisti. Il caso Sampdoria si inserisce in un filone di studio sull’entrata in vigore del Codice della crisi e della composizione negoziata più innovativo, e dall’altro lato nel filone della ristrutturazione di società di calcio di grande interesse non solo per gli operatori ma per una platea evidentemente più larga».

LAVORO SULLA SAMPDORIA«Sono entrato in “Legance” a dicembre 2022, da subito mi hanno detto che c’era questo caso importante della Sampdoria, e da gennaio me ne sono occupato prima intensamente poi quasi esclusivamente. In gennaio è apparso evidente che il socio di maggioranza non era in grado di procedere alla ricapitalizzazione e il Cda che era nostro cliente ha dovuto prendere in mano la situazione, perché si stava rischiando di perdere del tempo dopo una serie di assemblee mandate deserte dal socio stesso: a quel punto abbiamo avviato la composizione negoziata».

INTERLOCUTORI«Sono stati tutti bravi, con un grande lavoro di squadra. Uno dei più qualificati per esperienza di avvocato di alto livello e conoscenza del diritto sportivo, è stato Antonio Romei. Poi, anche Panconi, Bosco, Pollio, e soprattutto con l’avvio della composizione negoziata, l’avvocato Eugenio Bissocoli. È stato un interlocutore di grande equilibrio, ha interpretato il suo ruolo in maniera propositiva e di garanzia di tutti i soggetti coinvolti. Si è posto come soggetto autorevole per il tribunale, ma soprattutto ha saputo muoversi tenendo la barra dritta in un contesto in cui il socio, come poi è apparso chiaro, aveva logiche diverse da quelle del mero risanamento. Con Bissocoli siamo stati colleghi presso lo studio Bonelli-Erede per dieci anni, è un amico, ma ognuno lì ha fatto il suo».

NOIF«La finalità di questo strumento sarebbe innanzitutto di prevenzione della crisi, specie in società di calcio che hanno altre norme da rispettare come le Noif federali che hanno un impatto notevole. Le Noif sono finalizzate ad assicurare l’equilibrio finanziario-economico delle società di calcio che normalmente sono indebitate. Il punto è che la normativa di settore impone il pagamento di una serie di debiti sportivi, che devono essere onorati per intero o in parte, pena sanzioni dalla riduzione di punti alla mancata iscrizione al campionato. Questo è stato un aspetto che nella ristrutturazione della Samp ci ha tenuto parecchio sulle spine sino all’ultimo».

PIANO – «Il miracolo è stato trovare una struttura che consentisse al club di pagare i debiti sportivi entro la scadenza del 30 giugno, tutto questo prima di aver completato con l’omologa il Piano di ristrutturazione del debito. È chiaro che se il club fosse entrato in composizione negoziata prima, sarebbe stato molto più semplice. Ci sono norme di forte incentivo per anticipare l’emersione della crisi ed evitare di arrivare a una situazione in cui anche se anche le cose finiscono bene, il creditore non riesce a prendere il 100 per cento. Detto questo, credo che il 70% ai fornitori della Samp rappresenti una percentuale apprezzabile».

AVVOCATO GENOANO«Sì, sono genoano. Ma questa era una missione professionale troppo importante. In studio ho una maglietta della Samp, con il mio nome regalatami dal club e ne sono fiero per il lavoro che abbiamo fatto. Poi, certo, non la indosserò mai…»

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