2015

Salamon: «Voglio giocare alla Samp, mi sto allenando bene»

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Bartosz Salamon, intervenuto ai microfoni di Telenord, parla del suo ritorno alla Sampdoria dopo il prestito al Pescara: «È bellissimo tornare alla Sampdoria dopo la prima esperienza non felicissima, l’anno al Pescara mi ha fatto bene mi ha preparato abbastanza per affrontare il ritiro e ritagliarmi lo spazio qui alla Sampdoria come voglio fare».

Tanti impegni, Europa League, Campionato, Coppa Italia, speranza di restare: «Spero che l’allenatore punti su di me nella rosa, avendo tanti impegni è più facile, è un sogno restare qui ma fino a settembre c’è il mercato e quindi devo mantenere la calma. Sono giovane ma non giovanissimo per me è importante giocare, se ci sarà la possibilità di farlo qui sarò felicissimo, se no dovrò trovare un’altra squadra».

Due allenatori Zenga e Cagni: «Sicuramente una collaborazione del genere non è solita, è la prima volta che mi confronto con una cosa del genere. Il modo di affrontare la partita di Cagni è diverso, ma ha un modo di difendere che se lo faremo bene ci porterà dei bei vantaggi e conseguenti risultati. Non è facile all’inizio ma vediamo i miglioramenti giorno per giorno, dobbiamo crederci tutti e i risultati verranno». Gli anni di blackout tra Milan e Sampdoria, cosa è accaduto: «Cercherò di spiegare la situazione, se tra Milan e Sampdoria non ho giocato ci sono dei motivi. Se si va a vedere le circostanze le possibilità al Milan non le ho mai avute, il Brescia voleva tenermi il Milan pressava, quando sono arrivato avevo dei problemi alla caviglia, c’erano sei centrali difensivi che stavano benissimo e quindi ero il sesto. Sono arrivato alla Sampdoria, con Rossi avevo avanti Palombo, aspettavo il mio momento quando potevo dire la mia mi sono fatto di nuovo male alla caviglia. Sono tornato e ho trovato Mihajlovic che mi voleva mettere a centrocampo dove non mi sono trovato, poi è arrivato il Pescara dove sono riuscito ad esprimermi e ora sono qui e spero di fare del mio meglio. La volontà di giocare c’è sempre stata, mi sono sempre allenato bene ne precampionato, spero che quest’anno io abbia la possibilità di giocare con un po’ di fiducia in più».

Centrocampista o difensore che innovazioni si hanno con Mister Cagni: «Cagni vuole un gioco con linea difensiva molto alta e il recupero di palla vicino alla metà campo avversaria, non correndo quindi mai pericoli dietro, se riesci a farlo ti porta risultati. Le difficoltà sono i concetti che devono essere assimilati, tutti devono sapere cosa fare e come farlo alla stessa maniera il tempo lo abbiamo e possiamo fare bene. Per la mentalità di Mister Cagni il fuorigioco non dobbiamo farlo, per questo la linea verrà scalata. Quando la squadra avversaria perde la palla per colpirli subito dobbiamo attaccarli velocemente, noi abbiamo gli attaccanti che possono fare questo tipo di gioco e ci stiamo allenando con questo tipo di gioco»

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