2014

Salamon: «Peccato per la scorsa stagione. Un prestito? Finché si gioca…»

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Riscattato dalla Samp, ora si apre una nuova avventura per lui. Il primo anno alla Samp di Bartosz Salamon è stato da oggetto misterioso: ha giocato poco e non si è nemmeno capito quale sia il suo vero ruolo in campo. Difensore o centrocampista? La cosa incredibile è che lo stesso polacco non sapeva nulla della risoluzione della comproprietà a favore della Samp: «Sono tutto della Samp? Sul serio? Ora chiamo Mino (Raiola, ndr) e gli chiedo i dettagli. Ho staccato la spina da Internet e non mi sono più informato sulle ultime del calciomercato. Avevo visto che su alcuni siti si parlava di questa soluzione, ma non credevo fosse ufficiale. Strano che nessuno mi abbia chiamato. E’ proprio vero che i calciatori sono gli ultimi a sapere le cose (ride, ndr)…».

RISCATTO E MIHA – Sorpresa a parte, il polacco è contento: «Contento di essere in un club importante come la Samp, scontento di non aver dimostrato ancora di meritarlo». Ci si chiede perché non ci sia riuscito: «Bella domanda, nel calcio non tutto va come vogliamo. Io volevo dimostrare di valere la Serie A, ma purtroppo, anche per via dell’infortunio, sono rimasto fuori a lungo e non ho potuto dimostrare quasi nulla di buono. Sono il primo consapevole di non aver reso, questo tengo a dirlo anche ai tifosi». I rapporti con Mihajlovic: «Non abbiamo avuto tantissime occasioni di conoscerci davvero, un mister ha sopratutto rapporti con chi gioca di più. E’ normale, tra me e lui c’è un buon rapporto, ma nulla di particolare. Di lui non posso dire che bene: ha carica e carattere, è un grande uomo di calcio».

DIFENSORE VERO – Si dice anche che Salamon abbia giocato poco perché il suo ruolo è ambiguo. Non si capisce se sia un difensore o un centrocampista: «Un giocatore è solo un giocatore, sono gli allenatori che decidono qual è il ruolo in campo in cui possono rendere di più. Mihajlovic mi ha provato più centrocampista e forse mi vede come tale – confessa l’ex Brescia a “Il Secolo XIX” – Io non ho nulla da aggiungere, devo solo cercare di fare il meglio quando ho una chacne e dimostrare se valgo il campo o meno». Però Salamon è sincero: «Tutta la vita difensore! (sorride, ndr). Però tengo a dirlo, non voglio che questa sembri una scusa per giustificare la mia stagione. Gioco dove mi mette il mister, il mio sogno è avere una chance: poi starà a me sfruttarla».

RAMMARICO E FUTURO – La Samp potrebbe anche mandarlo in prestito: «Un giocatore deve giocare per esser felice, quindi se mi mandano in prestito per giocare va benissimo». Diverso il discorso se il polacco restasse a Bogliasco: «Beh, in tal caso lotterò per una maglia e spero di avere più fortuna della scorsa stagione». Ora le ferie di giugno: «Sono stato lo scorso fine settimana al matrimonio di Pavel (Wszolek, ndr) a Danzica. E’ stata l’occasione per incontrare tanti colleghi e amici polacchi. Per il resto mi muovo sopratutto qui in Polonia, dove ci sono i miei familiari e dove non tornavo da tanto. Il vero Salamon a Genova ancora non si è visto e di questo sono il primo a esser rammaricato».

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