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Prima segna, poi sbaglia: il karma punisce Sabiri. Ma quell’esultanza era evitabile
Un rigore segnato e uno fallito per Sabiri durante Sampdoria-Bologna. Ma quell’esultanza polemica era evitabile
La Sampdoria non segnava in casa da sette partite consecutive, vive un periodo complicatissimo dal punto di vista sia sportivo sia societario e merita rispetto. Lo stesso rispetto che, dopo l’1-1 realizzato, Abdelhamid Sabiri non ha mostrato nei confronti dell’intera piazza blucerchiata. Il fantasista marocchino ha avuto il grande merito di trasformare il penalty del pareggio a pochi istanti dal suo ingresso in campo, ma con uno sguardo rabbioso verso i tifosi in Gradinata Sud e un’esultanza soffocata non ha offerto una buona immagine di sé.
L’ormai calciatore di proprietà della Fiorentina ha rovinato un momento di festa, ha perso l’occasione di riscattarsi preferendo l’interesse personale a quello collettivo. E poi il karma gli si è girato contro, come testimoniato dal secondo rigore fallito. Sabiri non ha digerito le critiche, ma deve sapere che i commenti negativi fanno parte del gioco. Specialmente se è rimasto ai box per molto tempo (pur giocando regolarmente i Mondiali col Marocco), se il tecnico Dejan Stankovic lo ha relegato nei bassifondi delle proprie gerarchie e se quei post fuori luogo per la Fiorentina hanno irritato, e non poco, la tifoseria doriana.