Hanno Detto
Sabatini: «Serie A, plusvalenze, Juventus, Mondiali: vi dico la mia»
Walter Sabatini ha parlato ai microfoni de Il Mattino e si è raccontato tra passato e presente a Salerno
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Sampdoria, ha parlato ai microfoni de Il Mattino. Le sue parole tra passato e futuro.
CALCIO ITALIANO – «E’ ancora il paese delle meraviglie, dove la passione è negli occhi dei bambini ed è per questo che avrà sempre successo da noi, nonostante le tante malefatte… Non solo le ruberie ma anche il fatto che in Lega non c’è una governance, una sorta di Premier League all’italiana, che faccia star meglio tutti i club. In Lega ho sempre visto presidenti che litigano per l’auto-affermazione di loro stessi. Ci vuole un organo operativo».
PLAYOFF-PLAYOUT – «Si tiene acceso tutto fino alla fine. Ma poi ci sono presidenti che fanno i calcoli e non se ne fa nulla. Così come il campionato a 16 squadre, sarebbe più spettacolare».
EUROPEI – «È la vittoria di un gruppo meraviglioso a cui poi è seguito un collasso legato “all’umoralità” degli italiani. Ai Mondiali ci andremo e in ogni caso non avrebbe senso far finire nel tritacarne Mancini e Gravina».
PLUSVALENZE – «Mai fatto una plusvalenza incrociata in vita mia. Il calcio italiano deve fare a meno di queste operazioni che drogano il mercato e i bilanci. Alla Roma ho fatto solo plusvalenze reali e consistenti. Come quelle di DeLaurentiis, gestore del calcio eccezionale».
JUVENTUS – «Io nel calcio ne ho viste di tutte, potrebbero vincerne anche dieci di fila. Mi pare scollegata. Dybala? Deve essere rispettato nella squadra dove gioca, è incommensurabile. Come lui c’è stato solo Omar Sivori. Ricordo il mio incontro con el Cabezon, ad Ariccia mi chiamano per una partita con la rappresentativa cantanti, c’era pure lui che aveva 44 anni ma se non gli davi subito la palla urlava qualsiasi tipo d’insulto, ma con quelle gambette a x faceva tunnel a chiunque».
NAPOLI-SALERNITANA – «Se si fosse giocato tra un mese avrei visto il Napoli messo molto
male. Oggi però se Spalletti esagera e ci fa più di due gol gli tolgo il saluto».