Hanno Detto
Sabatini: «Sono innamorato della Sampdoria. Su Ferrero…»
Il giornalista Sandro Sabatini ha attaccato le istituzioni del calcio per il modo in cui hanno gestito la situazione della Sampdoria
Il giornalista Sandro Sabatini ha attaccato i principali organi del calcio per il modo in cui hanno gestito la situazione della Sampdoria. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Sportiva.
COVISOC – «È una situazione quella della Sampdoria, le varie cordate e tutte le ipotesi per rilevare una società dove Ferrero tiene in ostaggio, che è storica. Delle volte si danno per scontato dei passaggi che sono fondamentali, come ad esempio l’iscrizione al campionato. Ossia quando tu dai garanzie di solidità economica e finanziaria, cosa fa la Covisoc? Controlla la situazione e a capo di essa c’è comunque una federazione».
VERTICI DEL CACIO – «Non voglio fare il populista anche perchè non lo sono e capisco che il compito di un’organizzazione o una federazione come la Federcalcio sia molto complesso, difficile e ampio. Però credo che sia la Federcalcio sia Lega Calcio o che sia il Ministero dello Sport la situazione Sampdoria non è che si è verificata adesso, ma almeno un anno fa in tutta la sua evidenza. Ora c’è il conto alla rovescia, l’assemblea, la sede di Corte Lambruschini si riuniscono, e forse c’è una cordata, forse c’è quello del Leeds e forse c’è quell’altro con i debiti da aggiungere In tutto questo la stagione è partita con l’iscrizione della Covisoc con un presidente, che se non sbaglio era in galera».
FERRERO – «Io non voglio sparare sulla croce rossa o infierire su un uomo (Ferrero, ndr) che evidentemente è in difficoltà, ma la Federazione partendo da quando Garrone ha regalato la Sampdoria a questo Ferrero una decina di anni fa io metto nel calderone dell’accusa anche noi giornalisti. Perchè Ferrero, er viperetta, in televisione faceva ridere, faceva audience, spettacolo, abbiamo assecondato noi giornalisti e gli organi del calcio un personaggio sul quale un sano controllo dei conti andava fatto».
SAMPDORIA – «Andava in qualche modo tutelata la squadra, io sono innamorato della Sampdoria perchè ha una maglia e una storia unica ed ero un coetaneo di Vialli e Mancini nei loro anni in blucerchiato. Quindi immaginate che bello per un giornalista, anche saltuariamente, aveva l’occasione di raccontare la Sampdoria in tutta la sua unicità. Con un presidente come Mantovani e Garrone che hanno fatto solo il bene della Sampdoria. Con dei campioni per i quali c’era un tifo trasversale, con la notte di Wembley dove una lacrima è scappata anche a chi non era tifoso della Sampdoria. E poi Ferrero er viperetta no eh…».