2013

Rossi: né colpevole né vittima. E adesso è bagarre…

Pubblicato

su

Non è bastata la fervente, e disperata, ondata d’attacchi finali. La Sampdoria non è riuscita a raggiungere la bella ma eccessivamente spensierata Fiorentina, nonostante l’evidente impegno profuso soprattutto nel secondo tempo. Gli errori di Wszolek e Pozzi nel finale potrebbero (anzi, dovrebbero) costare più di un punto a Delio Rossi, la cui panchina, a quanto pare, traballa sempre più. Ingiusto, certo, prendersela col mister di Rimini che della chiara inadeguatezza dei suoi ha poche colpe se non quella di non aver alzato sufficientemente la voce in sede di campagna acquisti. Ma non per questo, nella sportivamente drammatica situazione blucerchiata, Rossi è esente da colpe: il mister ha mischiato troppo spesso le carte senza riuscire a trovare un’identità alla squadra, nonostante ci abbia lavorato ininterrottamente almeno da luglio. Non è riuscito a valorizzare ReginiBjarnason, né ha dato quel qualcosa in più in termini di esperienza, passione e bravura che ci si aspettava da un allenatore del suo calibro (e del suo stipendio). Non è il colpevole, ma nemmeno la vittima.

Capitolo giocatori: ieri sera il compito contro una squadra del valore tecnico della Fiorentina era particolarmente arduo. Da tutti era richiesto uno sforzo maggiore, tutti dovevano alzare l’asticella. La realtà è che, salvo un sorprendente Wszolek e a tratti Palombo, nessuno c’è riuscito, per demeriti propri o per meriti degli avversari. Gentsoglou ha mostrato una tecnica più che decente, ma una lentezza mentale ed atletica eccessiva per questi livelli. Obiang quasi impresentabile, Eder volenteroso ma innocuo. Insomma: quella risposta che la società probabilmente richiedeva dalla squadra per appurare l’effettivo affiatamento con Rossi non c’è stata e se c’è stata non si è certo tramutata in qualità e spettacolo. C’è da aggiungere però che ultimamente la fortuna, che possiamo aristocraticamente ignorare ma che resta, ahimé, un parametro essenziale, non ci sta certo dando una mano. Il rigore dato alla Fiorentina non era certo solare, anzi. E nel finale, la zingarata di Wszolek e il colpo di testa di Pozzi avrebbero potuto avere esiti diversi.

Adesso, la probabile decisione che porterà al triste esonero di Rossi (tra l’altro immeritatamente mortificato a Sky nel post-partita con domande sconcertanti, umilianti e ben poco professionali) rende la situazione della Samp ancora più caotica: tanti giocatori in esubero da piazzare ed in più ben due (profumati) stipendi sul groppone, oltre a quello dell’allenatore che verrebbe. Vera e propria bagarre. 

 

Exit mobile version