Romero o Viviano? Maurizio Michieli sponsorizza Emiliano

Caro Luca (e Sergio),

volevo dirti che per il resto dell’anno, probabilmente dopo la trasferta di Cesena, a difendere la porta della Sampdoria tornerà colui che ha dimostrato di esserne il titolare più affidabile, ovvero Emiliano Viviano. Non me ne vogliate entrambi, Luca e Sergio, ma i numeri, oltre a Sinisa Mihajlovic, parlano chiaro. Con Viviano tra i pali, i gol al passivo arrivavano con il contagocce (due per l’esattezza, in sei partite. E uso l’espressione “contagocce” non a caso, per sdrammatizzare, insieme al bellissimo sito che ci ospita, le alluvioni cascate sulle nostre teste…).

Emiliano ha dimostrato di saperci fare, anche e soprattutto sul piano della personalità: come comanda lui la difesa, nessuno è in grado di farlo, nemmeno l’eccellente (sin qui) Sergione Romero. Il gol di Savic, ad esempio, con Viviano in uscita alta non sarebbe mai arrivato. Te lo ha detto (caro Luca) anche Luigi Turci, che proprio tu hai intervistato in collegamento da Milano durante Forever Samp in merito al dualismo tra i portieri. Ti ho visto restare “gelato”, e non certo per le temperature, quando Turci ti ha risposto che tra Romero e Viviano lui sceglierebbe senza esitazioni Viviano. La stessa, identica scelta compiuta da Sinisa Mihajlovic a inizio campionato e da tutti gli altri allenatori europei nel corso dell’estate, quando il vicecampione del mondo venne offerto (gratis) a destra e a manca senza trovare qualcuno disposto a elargirgli per i suoi servigi i (legittimi, per carità) 1,7 milioni di euro lordi che percepisce di ingaggio.

Malgrado il pedigree innegabile di Sergione (ma solo in nazionale, nelle squadre di club non giocava da più di un anno), l’argentino si è visto applicare il futuro articolo 18 con il timbro renziano ed è stato spedito in panchina dall’immenso Sinisa senza troppi complimenti e lettere di preavviso. Salvo dover essere poi ripescato per cause di forza maggiore (ti concedo che questo Romero è meglio del buon da Costa, il terzo incomodo). E poi, dai, quel twitt fresco fresco di Sergione che ammicca all’Inghilterra: “Che begli impianti ha il Manchester…”. Beh, idealmente mi piacerebbe se Emiliano replicasse: “Preferisco il Mugnaini di Bogliasco”, che invece l’argentino ha sempre snobbato, quasi fosse un ripiego.

Non ho nulla contro Romero, anzi, penso che dopo l’intervento agli occhi (finalmente!) ha ripreso a vederci bene, come si richiede ad un portiere, e quindi a parare degnamente. Ma è l’intero “pacchetto” Romero che non mi convince: quanto costa, quanto para tra i pali e non para nelle uscite, quanto ambisce ad andare via a parametro zero, quanto poco si è calato nella realtà blucerchiata, quanti gol in più becca rispetto a Viviano. Me lo faccio andare bene. Sino a Cesena. Poi mi (ri)aspetto il pragmatico Emiliano, che potrebbe diventare il portiere della Sampdoria per i prossimi anni. Io e te, caro Luca, possiamo chiuderla qui. Tanto a decidere sarà Mihajlovic. Ma io so, o immagino, già che cosa e come deciderà.

Tu continua a sponsorizzare Sergione, siete una bella coppia di perdenti di successo.
Un abbraccio. Maurizio.

Per leggere la risposta di Luca Uccello a Maurizio Michieli vai qui: Luca Uccello vota Sergio Romero.