2015
Romero: «La Coppa era importante. Rinnovo? Non lo so, vediamo»
Sergio Romero stasera ce l’ha fatta: ha parato il rigore a Mauro Icardi. In campionato non era stato altrettanto fortunato, nonostante avesse indovinato la direzione del tiro: è il secondo tiro dal dischetto neutrlizzato in questa stagione dopo quello a Gonzalo Rodriguez contro la Fiorentina. Purtroppo non è servito, perché l’estremo difensore del Doria ha poi subito due reti, una proprio dal 9 ex Sampdoria, che ha chiuso i conti sul 2 a 0. In mixed zone, ai microfoni dei giornalisti, Romero ha parlato quindi della prestazione dei suoi.
«Abbiamo fatto una grande partita anche se eravamo in dieci, peccato per l’espulsione che è arrivata presto, ma dobbiamo continuare su questa strada. Io penso a lavorare, a continuare a lavorare: il mister mi ha dato la possibilità di giocare oggi, l’ultima volta era stato un mese fa. Al di là del risultato sono stato presente in campo e ho dato una mano ai miei compagni: devo solo continuare a lavorare. Se domenica tocca a me io sarò pronto per giocare, altrimenti devo continuare a giocare e aiutare il gruppo. Rimanere fino a giugno? Non lo so, so soltanto che il mio lavoro è aiutare la squadra: il mercato è aperto, quello che viene viene, ma ora penso a lavorare».
«C’è rammarico, sì, perché per noi la Coppa Italia era importante: volevamo dimostrare a tutti che quelli che giocavano poco stavano comunque bene, pronti a giocare e restare alla Sampdoria. In dieci minuti, però, abbiamo perso un uomo per l’espulsione: la palla però ce l’avevo io in mano, quindi poteva essere solo un giallo. Ci può stare perché se Icardi riusciva a controllare bene la palla andava in porta. Sul rigore non ho detto niente a Icardi, ho creduto in me come ho fatto sempre: l’ultima volta l’aveva calciata dall’altro lato, l’avevo toccata ma non l’avevo presa, oggi invece sentivo che avrebbe tirato dall’altro lato e l’ho presa».
«Rinnovo? Sono aperto a tutto, io oggi lavoro alla Sampdoria e faccio del mio meglio. Sarà il mio procuratore, però, a parlare, non parlo io. Vediamo cosa viene fuori in questi giorni che mancano, se sarà la Sampdoria o un altro club».