2014
Rivoluzione calciomercato: addio alle comproprietà?
Si tratta di una vera e propria svolta storica quella che dalla prossima estate potrebbe essere messa in atto nel calcio italiano, più precisamente nel calciomercato italiano. Infatti dalla prossima sessione di mercato potremmo dire addio alle comproprietà: “la squadra acquista metà del cartellino del giocatore, con la possibilità di mettersi d’accordo per il prezzo con cui acquistare l’altra metà a fine stagione (diritto di riscatto). Se le due società non arrivano alla risoluzione delle comproprietà (caso in cui all’atto dell’acquisto non vi è stato un accordo per il riscatto) la risoluzione viene operata mediante la presentazione di due offerte in buste chiuse”, questa la definizione di comproprietà.
ECCEZIONE – Questa formula esiste solamente in Italia, ma l’intenzione è quella di andare verso l’abolizione di questo istituto per mettersi alla pari con gli altri campionati europei. Lo stop, come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, riguarda le nuove comproprietà, mentre per quelle in corso corso (la Sampdoria ne ha dodici all’attivo) si avranno due anni di tempo per consentire alle società di risolvere i vari casi (attualmente ci sono 164 comproprietà aperte).
DECISIONE – La Lega di Serie A ha maturato la necessità di questo cambiamento: il documento da sottoporre a tutti e 20 i club di Serie A è in fase di elaborazione e già nei prossimi giorni si potrà capire se ci sarà una maggioranza favorevole all’abolizione. Oltre al sì dell’assemblea di A, servirà anche il via libera da parte della FIGC, che consentirebbero al calciomercato italiano di compiere un mutamento radicale.