Rinascite e speranze

Il brutto periodo sembra ormai alle spalle: una Samp unita e tenace riesce a strappare un punto alla Fiorentina, la squadra rivelazione di quest’inizio di campionato. E lo fa all’Artemio Franchi, dove molti hanno preso mazzate quest’anno. I blucerchiati riescono nell’impresa con gli ingredienti giusti: copertura, cattiveria e la giusta dose di fortuna, che ha aiutato nei momenti più difficili della partita. Un 2-2 che certifica la ripresa della squadra di Ferrara e che permette di guardare alla fine di questo girone d’andata con più tranquillità.

La partita si è messa male praticamente subito: la Fiorentina, conscia di una qualità tecnica maggiore rispetto a quella blucerchiata, ha fatto girare palla e ha tenuto il campo per i primi venti minuti, con gli ospiti incapaci di reagire. Il gol di Savic, fortunatamente, è stata il campanello d’allarme per i ragazzi di Ferrara: come a dire “svegliamoci”. Difatti, la Samp è stata in grado di riprendersi la partita, facendo un buon possesso palla ed avendo due enormi occasioni. Se sull’errore di Krsticic sotto porta c’è da rammaricarsi, non merita certo minore attenzione la traversa colpita da Tissone. Due squilli che hanno fatto sparire (momentaneamente) la Fiorentina dal campo, portando la prima frazione a compimento sul risultato di 1-0 per i viola.

Rientrati in campo, la Samp ci ha messo la stessa cattiveria della fine del primo tempo. Il pareggio è arrivato immediatamente, grazie al primo gol in blucerchiato di Nenad Krsticic, che – più di chiunque altro – si meritava tale soddisfazione. Sulla rete del serbo, è ottimo il lavoro di Icardi. Poi gli ospiti si sono rimessi in difesa, lasciando troppo campo alla Fiorentina di Montella, che ha creato diversi pericoli. Su tutti il gol annullato a Seferovic per fuorigioco. Fortunatamente, nel frattempo è arrivato il raddoppio, grazie ad una bella azione Poli-Obiang ed al tocco sfortunato di Gonzalo Rodriguez.

Il 2-1 era forse un premio eccessivo per la Samp, cinica e fortunata. Così, i ragazzi si sono dimenticati nuovamente Savic in area di rigore, facendogli firmare la doppietta ed il 2-2 finale. Inutili gli assalti viola, prima con Gonzalo Rodriguez, poi con Aquilani all’ultimo minuto. Il pareggio è un risultato che ci può stare, che premia l’organizzazione di gioco e l’unità d’intenti mostrata dalla Samp.

Detto questo, ci sono sicuramente lati positivi ed altri negativi. E’ piaciuta la reazione dopo il primo gol subito, cosa che non aveva luogo nel periodo di crisi: insomma, la Samp c’è, finalmente anche di testa. Tissone ha dato molto, risultando decisivo rispetto al Munari degli ultimi match. Da Costa è rientrato bene, Krsticic ha dimostrato che – spostato più vicino al centrocampo – risulta decisivo e Icardi ha i movimenti del grande centravanti. Guardate lo scarico per la traversa di Tissone: ABC dell’attaccante.

I lati negativi ci sono e non vanno ignorati a causa del buon risultato. Berardi ha un po’ sofferto un Cuadrado non entusiasmante, in un ruolo che non è dello svizzero; Mustafi ha perso Savic in tre occasioni e due di queste sono costate un gol. L’espulsione finale è l’errore di chi è giovane e non è abituato al campionato italiano. Maresca è apparso sottotono, mentre Poli – azione del 2-1 a parte – non è sembrato smagliante come al solito.

Insomma, serata di rinascite e speranze. La rinascita è quella di Nenad Krsticic, che realizza la prima rete con la maglia della Samp e può definitivamente dimenticare i problemi avuti in passato: secondo me, diventerà un grandissimo giocatore. Spero lo faccia con questi colori. Le speranze derivano dall’immagine mostrata dalla Samp dei giovani: non più passiva e barcollante, ma grintosa e decisa nel recuperare lo svantaggio. Il gioco, però, è ancora tutto da migliorare.