Rimpianti romagnoli, Éder e il primo incrocio da ex con il Cesena

Éder Citadin Martins sta disputando una stagione sopra le righe: l’italo-brasiliano ha realizzato 12 gol stagionali con la Samp in questo 2014-15 (nove in A, tre in Coppa Italia). In più, l’attaccante si è guadagnato anche la fiducia di Conte: il ct azzurro l’ha convocato nonostante le dispute sugli oriundi ed Éder l’ha ripagato con un gol importante in quel di Sofia.

Tuttavia, per arrivare dov’è oggi, il numero 23 blucerchiato ha dovuto faticare. Éder ha giocato in A non solo con la maglia della Sampdoria, ma anche con quelle di altre tre squadre. Se l’apparizione con l’Empoli fu fugace e quella col Brescia altalenante, forse i sei mesi del 2011-12 con il Cesena hanno lasciato il segno più profondo nella sua carriera.

L’avventura a Cesena durò appena sei mesi, nei quali Éder ha forse toccato il fondo della sua carriera. Quella squadra – che aveva davanti la coppia formata dall’italo-brasiliano e da Adrian Mutu – si sarebbe dovuta salvare con facilità. Invece, il Cesena arrivò ultimo in quel campionato e retrocesse con diverse giornate d’anticipo, non uscendo mai dalla zona pericolante nelle 38 giornate di quella Serie A.

A questo finale partecipò anche Éder, acquistato dall’Empoli per 2,8 milioni di euro e incapace di andare a segno per tutto il 2011. La prima marcatura con il Cesena in A arrivò solo in Udinese-Cesena del 8 gennaio 2012. Un 4-1 nel quale i romagnoli non poterono far nulla contro i friulani di Guidolin. Altra rete il 21 gennaio all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique, con il Cesena che perde ancora pesantemente (5-1).

Quando la Samp decide di prenderlo, Éder non esita. Perché l’avventura cesenate sta andando male e in B lui può rinascere. La storia la sappiamo tutti: decisivo nel finale di quella promozione dalla B, in A è cresciuto ogni anno nel suo rendimento. Ora Éder punta a battere il suo record personale, quello di 12 reti in A stabilito nel 2013-14. L’incontro con Mihajlovic è stato fondamentale.

Domani Éder incontrerà il Cesena per la prima volta da ex. Un incontro con il suo passato. Con quello che avrebbe potuto rimpiangere e che oggi, invece, si gode.