2014
Renan: «Contento di esser rimasto: voglio rendermi utile»
Se c’è qualcun altro che sta accumulando tempo di gioco sotto Mihajlovic, quello è Renan. Dopo il gol di Milano, la sua stagione è cambiata e sembrava che dovesse andar via a gennaio: «Il mio procuratore mi aveva parlato di un’offerta del Chievo e di altre società di B. Io ero stato chiaro, volevo andar via dalla Samp solo se Mihajlovic avesse detto di non voler puntare più su di me». Ma qualcosa è cambiato a una settimana dalla fine del mercato: «Io non volevo sapere nulla di trattative varie, delego tutto al mio procuratore perché ho bisogno della testa sgombra per concentrarmi sul campo. E un giorno lui mi ha detto che sarei rimasto alla Samp ed eccomi qui. Sono molto contento».
Con Mihajlovic, Renan è sceso in campo in sette partite su undici, seppur solo una volta dall’inizio (contro il Chievo): «Sento la fiducia dell’allenatore e cerco di ripagarlo sempre, sia che giochi tre minuti che un tempo. Lui mi ha voluto tenere perché posso dare una mano a questa squadra e questo mi basta. E’ una situazione diversa da quella con Rossi, che mi aveva anche fortificato – confessa il brasiliano a “Il Secolo XIX” – So che i titolari sono Krsticic e Palombo, ma so che potrebbe capitare l’occasione per me o Obiang. E’ chiaro che vorrei essere più protagonista, ma mi alleno ogni giorno per diventarlo».
Del resto, nonostante tutto, Renan si sente comunque cresciuto: «Sono consapevole che chi subentra ha un compito delicato e una difficoltà in più, quella di farsi trovare pronto immediatamente – ribadisce il numero 5 blucerchiato – domenica scorsa appena entrato ho fatto uno scatto di 50 metri su un lancio di Wszolek e quando mi sono fermato, mi sono sentito bruciare dentro, tutto il petto fino in gola. Una sensazione così non l’avevo mai provata».