2013

Regini: «Stiamo ripartendo, riconquistiamo la fiducia dei tifosi»

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Vasco Regini è pronto: domenica sostituirà molto probabilmente Andrea Costa nel ruolo di terzino sinsitro ed il ragazzo, classe ’90, si racconta ai microfoni de “Il Secolo XIX”. Anche perché il cambio di allenatore ha portato qualche mutamento anche in campo: «Con Mihajlovic sono tornato alla difesa a quattro, che è quella che conosco meglio e nella quale ho sempre giocato – esordisce il difensore – Nello scorso campionato a Empoli sopratutto da centrale, ma anche a sinistra. Modifica tattica a parte, il nuovo allenatore ha cambiato praticamente solo l’impostazione della squadra. Dobbiamo esser noi a imporre il nostro gioco su qualunque campo. E quindi dobbiamo giocare per vincere». Oltretutto, in questo momento, Regini sembra essere un po’ il quinto uomo in difesa: «Mi fa certamente piacere esser considerato. Io sono tornato alla Samp in punta di piedi. E’ la mia prima stagione di Serie A e sono già stra-contento di poter dare il mio contributo – confessa il giovane blucerchiato – Poi, non so se perché ho qualità o solo per casualità, sia Rossi che Mihajlovic mi hanno già concesso delle opportunità. E cerco di sfruttarle, di dare il massimo».

Samp in ripresa e in risalita. Forse bastava poco a questa squadra per riprendere la retta via: «Tanto o poco non lo so. Se è poco, però, la situazione può diventare pericolosa se commettiamo determinati errori. L’atteggiamento con Mihajlovic si è approcciato a noi ci ha fatto bene – racconta il difensore – Ci chiede di esser noi stessi, di fare quello che sappiamo, seguendo le sue idee. E’ riuscito a toccare il tasto giusto, sentiamo la sua fiducia e cresce l’autostima». Una Samp molto offensiva quella dell’allenatore serbo: «In realtà, è la mentalità delle grandi squadre. Si vede in Champions: il Barcellona o il Bayern non stanno certo lì a speculare, ma determinano la gara – osserva acutamente il numero 19 blucerchiato – In fase di non possesso, iniziano a pressare nella metà campo avversaria: in questo modo, permettono alla linea difensiva di stare alta. E va tutto di conseguenza. Se i meccanismi girano, funziona. Ma in realtà è tutta la squadra che è andata bene nelle ultime partite».

La partita del “Bentegodi” sarà dura, contro il Chievo reduce da quattro vittorie consecutive: «Speriamo che vada bene. Si tratta di una sfida difficile, ma equilibrata. Lo dicono gli ultimi risultati delle due squadre. Anche loro hanno cambiato alleantore recentemente e anche Corini ha saputo intervenire – osserva Regini, 23 anni – Hanno vinto tre partite di fila, capitalizzando al massimo le occasioni create. Tuttavia, sono fiducioso. Noi andremo lì per imporre il nostro gioco e con l’obiettivo divincere. Come faremo sempre». Costa in dubbio per domenica e ora tocca a Regini: «Ci sono. Questi primi mesi di campionato sono stati difficili, ma sono convinto che serviranno alla mia crescita. So che posso e devo migliorare, tramite il lavoro e gli allenamenti – racconta il difensore blucerchiato – Nelle difficoltà, ho ricoperto diversi ruoli e anche questo penso possa trasformarsi in un vantaggio per me. Certo, il salto dalla B alla A l’ho sentito: già nell’anno della Champions, quando frequentavo la squadra, avevo capito quanto sensibili fossero le differenze tra una categoria e l’altra».

Sull’andamento della Samp in questo campionato, il difensore è chiaro: «L’inizio è stato brutto. Il derby è stato tremendo per tutti. Abbiamo sbandato, ma abbiamo anche avuto la forza di rialzarci». Il derby d’andata è stato il punto più basso della stagione: «Il più nero. Per fortuna ci verrà data una seconda possibilità, con il derby di ritorno». Questo momento è quasi di rinascita: «E’ come se fossimo ripartiti, come se avessimo iniziato un campionato con una partenza ad handicap. Stiamo provando a recuperare, qualcosina abbiamo fatto, ma non è ancora nulla – chiude Regini – L’importante è anche riconquistare la fiducia dei nostri tifosi. Al momento, però, non dobbiamo guardare la classifica, ma solo la prossima gara».

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