2013
Regini scalpita: «Per me è quasi un derby. Gabbiadini…»
Per Vasco Regini, la partita di Bologna non sarà una qualunque: lui, che ha già esordito in Serie A nel 2009, è pronto a riaffacciarsi alla realtà della massima serie con un altro ruolo, quello – almeno per ora – di titolare indiscusso della fascia sinistra. Sebbene non sia esploso in quella posizione, l’esterno mancino è pronto a sacrificarsi, anche perché l’ha fatto con buoni risultati nel pre-campionato. I due assist nella gara di Coppa Italia in Benevento non sono stati un caso, ma bisogna vedere se il ragazzo è pronto per test più probanti. Per altro, per lui, è quasi un derby: «In un certo senso, sì – esordisce il difensore – non solo ho fatto il mio esordio in B, nel Cesena, proprio contro il Bologna, prima delle sette partite che giocai nel mi anno inaugurale della carriera da professionista, ma anche ai tempi delle giovanili, ogni volta che giocavamo contro i rossoblu, il clima era quello tipico del derby. A Cesena, non essendoci un’altra squadra in città o nei dintorni, la rivalità calcistica si viveva in funzione del Bologna».
Escluso contro la Juve per squalifica, l’esterno descrive la sua sofferenza, ancora più forte stando in tribuna: «In tribuna si soffre più che in panchina o in campo: quando puoi fare qualcosa è diverso da quando ti tocca soltanto stare a vedere gli altri che giocano, sapendo che non è affar tuo – spiega Regini, classe 1990 – sono contento di potermi rimettere a disposizione del mister, sperando di convincerlo a darmi un’opportunità nell’interesse della squadra». L’impressione del difensore sulla partita dei suoi compagni è positiva: «I miei compagni hanno fatto una buona partita, sopratutto in fase difensiva: abbiamo concesso poco alla Juventus e siamo stati puniti da un episodio – riassume il numero 19 blucerchiato – credo che se avessimo portato a casa un punto, sarebbe stato il risultato più giusto. Pazienza, guardiamo avanti».
E per avanti, s’intende il Bologna, prossimo avversario del campionato: «Partita difficile, come tutte quelle della Serie A italiana – afferma Regini – ogni domenica è una battaglia e lo sarà anche a Bologna. Ma abbiamo le qualità per fare risultato». Potrebbe essere il turno dell’ex Cesena per ricalcare i campi della massima serie: «Io sto cercando di impegnarmi al massimo in allenamento: ogni decisione spetta al mister». Il mister Rossi, intanto, sta cercando di trasformarlo in un esterno provetto: «Sto dandomi da fare per imparare al meglio tutti i movimenti del ruolo – confessa Regini, esploso l’anno scorso in B con la maglia dell’Empoli – in carriera comunque ho giocato molto da terzino sinistro, in una posizione che non è molto diversa da quella dell’esterno nel 3-5-2. Sto lavorando dall’estate scorsa per giocare in una posizione nuova: ce la metto tutta per rendermi utile».
Intanto, un primo giudizio su Rossi può essere formulato dal suo allievo: «Ne avevo sentito parlare come un maestro di calcio e credo si tratti di una definizione adeguata – conferma il difensore – in una fase della carriera come quella in cui mi trovo adesso, credo che lavorare con lui sia il meglio che mi potesse capitare». Intanto, il 3-5-2 è molto in voga fra gli allenatori italiani: «Non parlerei di moda del momento, tanto più che ogni tecnico ha la sua idea di calcio, che varia secondo i giocatori a disposizione e le esigenze del momento – precisa Regini, che ha giocato anche l’anno scorso con questo modulo – posso dire che in questo gruppo e con quest’allenatore mi trovo bene e credo che giocare oggi nella Sampdoria sia una grande opportunità per me». Regini dà le sue memori anche di un Maccarone sfortunato a Genova, ma rinato ad Empoli: «Un leader, uno che con la B non c’entra nulla, ma che ad Empoli ha trovato ambiente e dimensioni ideali, anche dal punto di vista extracalcistico – conferma l’ex compagno di squadra di “Big Mac” – a Genova ha avuto un periodo difficile, ma credo semplicemente che sia arrivato nel momento sbagliato».
Chi è arrivato quest’anno è Manolo Gabbiadini, con cui Regini ha condiviso l’ultimo Europeo Under-21 e che ha già impressionato molti: «Mi aveva impressionato fin dai tempi dell’Europeo, ha grandi potenzialità ed è partito bene – confessa l’esterno difensivo – speriamo che possa continuare così. Ha tutto per imporsi ad altissimo livello». In chiusura, ci si chiede se Regini non sia infastidito di sentir parlare di rinforzi nella sua zona del campo. Come se lui non bastasse: «Sinceramente non penso a queste cose – chiude Regini – non mi faccio condizionare dalle voci, io penso ad allenarmi e a propormi al mister. Chiunque arrivi e sia utile alla squadra, sarà ben accolto da tutti noi. Il mercato spetta ad altri, io sono qui per cercare di giocare e fare bene».