2015
Regini e quell’incubo chiamato Bruno Peres: la situazione del terzino sinistro
La Samp e la maledizione del terzino sinistro: sembra il titolo di un nuovo film, fatto apposta per entrare nelle saghe dei supereroi che sconfiggono incantesimi malvagi e invisibili. In realtà, è tutto vero: nonostante un mercato estivo molto attivo, la Samp ha forse ha ancora due buchi da colmare in due ruoli fondamentali.
Se la faccenda del centravanti mancante ancora non si nota (grazie alla coppia Éder–Muriel), ben diversa è la questione del terzino sinistro. Dalle parti di Bogliasco un terzino sinistro con una stagione sufficiente non si vede da molto tempo: parliamo di Reto Ziegler, vera rivelazione – insieme a tutta la linea difensiva – di quel 2009-10 conclusosi con la qualificazione ai preliminari di Champions League.
Quando lo svizzero ha lasciato la Samp a parametro zero nell’estate del 2011, l’addio si è rivelato un boomerang per entrambi. La carriera dello svizzero è precipitata, passando per la scelta (sbagliata) di firmare con la Juve e vari prestiti: in quattro anni di contratto con i bianconeri, è stato sempre girato altrove (Fenerbahce, Lokomotiv Mosca, Sassuolo).
Se adesso il mancino è tornato in patria al Sion, la Samp non ha mai risolto in maniera definitiva il problema. Eppure di interpreti ce ne sono stati diversi: Costa, Castellini, Estigarribia, Gavazzi, Poulsen, Mesbah. L’ultima nella lista sarebbe Ervin Zukanovic, per il quale sono stati spesi addirittura tre milioni di euro: Zenga però lo vede come un centrale difensivo e allora il problema non è stato risolto.
A oggi il titolare è Vasco Regini, consacratosi a Empoli e mai veramente esploso alla Samp. Forse per un vago equivoco tattico. L’impressione è che Regini sia abbastanza ficcante in fase offensiva (quando spinge), ma che abbia numerose pecche difensive. Sottolineate già l’anno scorso, le sue ingenuità sono proseguite anche nel 2015-16: basti guardare il gol dell’1-0 del Napoli al “San Paolo”, con il fuorigioco mal eseguito dal 19 blucerchiato.
In Torino-Samp di ieri, la prestazione del mancino è stata da bocciatura assoluta. Al di là di alcune ingenuità che tendono a non andar via, anche l’avversario ha fatto il suo: Bruno Peres l’aveva già sovrastato nel 5-1 del gennaio scorso, quando il brasiliano giocò una gran gara e segnò uno dei tre gol finora mai realizzati in A.
Insomma, la Samp ha un problema da risolvere. Fino a gennaio, intanto, toccherà tener botta in qualche maniera.