2013
Regini a Samp TV: «Venire a Genova mi ha fatto migliorare tanto»
A Studio Live, trasmissione in onda su Samp TV, è intervenuto Vasco Regini, difensore della Sampdoria, che ha iniziato ripercorrendo le difficoltà iniziali e pensando alla prossima partita contro il Livorno: «Ci stiamo allenando al meglio per questa sfida che inizia a diventare molto importante. Dobbiamo fare punti contro un’avversaria diretta nella lotta salvezza. Sono una buona squadra, io li conosco bene dall’anno scorso. Sono una buona squadra, piena di entusiasmo per la promozione in Serie A ma possiamo metterli in difficoltà. La pausa? Abbiamo provato a ripartire dalle cose migliori della partita contro il Torino. Secondo me ci sono stati episodi che potevano cambiare la partita, tipo il gol annullato. Ogni giorno cerchiamo di miglioraci per riuscire a fare bene contro i nostri avversari».
Dopo l’esperimento (fallito) della posizione di esterno sinistro, si è parlato di uno spostamento al centro per lui: «Se il mister riterrà opportuno di farmi giocare al centro della difesa, io sono pronto. Siamo tutti carichi perchè è un match importante per noi e dobbiamo cercare di fare punti».
Regini ripercorre quindi il suo avvicinamento al calcio: «Ho iniziato a giocare a calcio prestissimo. Mio papà è stato quello che mi ha dato la passione per il pallone. All’età di 5 anni, ero nella scuola calcio e a 15 anni mi ha preso il Cesena e ho fatto la trafila nelle giovanili, avendo la fortuna di arrivare fino alla prima squadra. Non me l’aspettavo questo salto, quando a 17 anni ho esordito in Serie B in stadi contro avversari che vedevo in tv fino a qualche giorno prima. Già dopo la fine dell’annata in Serie B sapevo dell’interesse della Sampdoria. Bisoli ed il Cesena volevano tenermi per fare il titolare in Serie C per risalire subito la china. Le partite non sono andate benissimo, io ero giovane e la squadra non andava. Poi dopo non ho più giocato e la Sampdoria fortunatamente si è ricordata e ha creduto lo stesso in me ed a gennaio sono corso alla Sampdoria. Venire a Genova voleva dire migliorarsi tanto, con dei giocatori come Cassano e Pazzini. Quei sei mesi mi sono serviti a crescere tanto e anche grazie a mister Pea, con il quale abbiamo quasi vinto il Viareggio (perso in finale contro la Juventus, ndr). Ero contentissimo di potermi allenare con la prima squadra per giocare con la Primavera. Non è stato un passo indietro, sapevo di venire in una grande società e volevo tornare qui dopo l’esperienza maturata come è stato quest’anno».