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Ranking Uefa, perché l’Italia rischia il quinto posto in Champions

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L’exploit delle italiane in Europa nelle ultime stagioni aveva lasciato ben sperare, ma quest’anno la Serie A è tornata suo malgrado con i piedi per terra. Se a cavallo tra il 2023 e il 2024 Inter, Atalanta e Fiorentina hanno raggiunto le finali delle tre principali competizioni Uefa, con i bergamaschi che hanno alzato al cielo l’Europa League, il presente si sta rivelando più incerto e complicato. E il futuro non è da meno.

La Champions League, ancora una volta, ci ha regalato risultati sorprendenti che hanno mandato all’aria le previsioni delle schedina del giorno. La prematura eliminazione di Atalanta, Milan e Juventus ai playoff ha riacceso i riflettori sul posizionamento dell’Italia nel ranking Uefa. Quattro rappresentanti italiane su cinque – compreso il Bologna, che si era fermato alla prima fase – hanno salutato e ora c’è solo l’Inter a tenere alto il tricolore nel massimo trofeo continentale. Le chance di disporre di un posto aggiuntivo anche per il prossimo anno, mandando cinque squadre in Champions, sono ormai ridotte ai minimi termini. Vediamo perché.

Ecco perché il ranking Uefa è così importante 

La graduatoria Uefa per nazioni si basa sui risultati delle squadre di ciascun Paese nelle tre competizioni europee: il piazzamento in questa speciale classifica determina il numero di posti assegnati a ciascun campionato nazionale per prendere parte alle coppe. A partire da questa stagione il formato della Champions League è cambiato, passando da 32 a 36 squadre, organizzate in una fase iniziale a girone unico. Due dei quattro posti aggiuntivi spettano ai due Paesi con il miglior punteggio nel ranking stagionale. Il rendimento recente dei club di Serie A in Europa ha spalancato le porte ad un’opportunità straordinaria: ottenere, per la prima volta nella storia, un quinto posto in Champions. A cogliere questa chance è stato il Bologna, che nella passata stagione si è guadagnato la qualificazione grazie alla quinta posizione in campionato.

Stavolta, però, sarà difficile ripetere l’impresa. L’Italia risulta molto staccata da Inghilterra e Spagna nella corsa alle prime due piazze del ranking: anche grazie al passaggio del turno del Real Madrid, la Liga è nettamente favorita per accaparrarsi il posto in più. Per evitare questa situazione i nerazzurri dovrebbero arrivare in fondo alla Champions, una tra Lazio o Roma dovrebbe vincere l’Europa League e lo stesso dovrebbe valere per la Fiorentina in Conference. Il tutto sperando in un crollo inesorabile delle spagnole. La presenza di Real, Barcellona e Atletico in Champions e di Bilbao e Sociedad in Europa League, però, non può certo farci sorridere.

L’Italia rischia il quinto posto in Champions: ecco cosa succederebbe 

Per le italiane, ogni vittoria e ogni passaggio del turno saranno grasso che cola per aumentare il coefficiente Uefa e, di conseguenza, ridurre il gap con le nazioni concorrenti. Se realmente l’Italia dovesse scivolare nel ranking, la Serie A tornerebbe a qualificare quattro squadre in Champions League: l’impatto economico di un simile scenario sarebbe drammatico per la competitività e gli introiti dei club. Basti pensare che, quest’anno, il torneo porta con sé un giro d’affari da ben 2,5 miliardi di euro, con la vincitrice che riceverà circa 150 milioni. Solo per il raggiungimento dei playoff Atalanta, Milan e Juve hanno incassato tra i 60 e i 65 milioni mentre l’Inter, con l’accesso agli ottavi, ha superato i 90 milioni.

La riduzione del numero di squadre in Champions rischierebbe di acuire il divario con le società di Premier League, Bundesliga e Liga spagnola, che già godono di maggiori risorse economiche. Per il nostro calcio, dunque, si preannunciano mesi cruciali: bisognerà mantenere alto il livello nelle competizioni europee per difendere il quinto posto e conservarne il prestigio. In caso contrario le italiane dovranno investire meglio nelle proprie rose, migliorando la gestione finanziaria e valorizzando i giovani, per essere più competitive nel lungo periodo.

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