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Ranieri: «Voglio dare emozioni. Vi svelo il gol più bello della Sampdoria»
Claudio Ranieri spiega la sua visione di calcio: la critica ai troppi moduli e il gol più bello, secondo lui, alla Sampdoria
Claudio Ranieri ha un’azione che gli è rimasta nel cuore in questa stagione di Serie A alla guida della Sampdoria. Ed è a quella che si ispira quando vuole spiegare la sua idea di calcio: le sue parole al Secolo XIX.
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«Keita e Gabbiadini li ho avuti pochissimo. Per un bel po’ ho giocato solo con Quagliarella. Nel momento in cui vedo che le punte crescono, è logico che cerco di metterne due per avere un po di peso in attacco. Non sono uno di quei santoni che ha un sistema di gioco e fa sempre quello a prescindere dai calciatori. Io come ha detto Allegri non ho bisogno di sentirmi bravo. Dico sempre, se vi trovate in difficoltà non mi riportate la palla davanti all’area di rigore perché impazzisco. Costruiamo da dietro ma quando si può fare. Il mio calcio vuol dare emozioni. Il basket piace perché è un continuo capovolgimento di fronte. Se allora io tengo questa palla ma non ho calciatori per scardinare gli ultimi 30 metri, che la tengo a fare? Devo andare veloce verso la porta avversaria e creare occasioni. E così forse il pubblico si diverte. La mia azione simbolo è gol di Verre a Firenze, lancio di Audero. Poi sono belli anche i gol come quello di Candreva con il Toro, 10 passaggi».