Hanno Detto

Radrizzani e Manfredi coraggiosi, il consigliere: «Fallire costava meno»

Pubblicato

su

Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani sono stati coraggiosi nel salvare la Sampdoria dal fallimento: ecco perché sarebbe costato meno

Il fallimento sarebbe costato meno di tentare di salvare la Sampdoria in maniera diversa. Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi però hanno scelto la strada che tutelava la storia del club e chi ci ha lavorato. Le parole di Raffaele Fiorella a Il Secolo XIX.

ARRIVO ALLA SAMPDORIA – «Ho una società di consulenza che si occupa di ristrutturazione aziendale di grandi imprese. Manfredi e Radrizzani cercavano questo profilo per la Sampdoria, ma lontano dal mondo del calcio, non inficiato da logiche di tifo o di sistema. Il 3 agosto è emerso il mio nome, con altri 2 o 3. Sono stato intervistato prima da De Gennaro e poi da Manfredi e Radrizzani. Il giorno dopo sono entrato nel CdA. Accettando, ho condiviso la sostenibilità del piano e avuto la disponibilità fin dall’inizio degli investitori a supportarlo con ulteriori immissioni di denaro se necessario. Hanno avuto grande coraggio prima della sentenza di omologa del piano di ristrutturazione a mettere 6.5 milioni di denaro fresco, non una banca o in continuità come nel passaggio da Garrone a Ferrero. Sarebbe costato un terzo in meno fallire e ripartire dai dilettanti. Un fallimento si porta almeno dieci anni di conseguenze, civili, penali, per tutti quelli che negli anni hanno gestito il club. Per non parlare del dolore dei tifosi. I miei mandati vanno da uno a tre anni, poi spetta alla proprietà riconfermare o no».

Exit mobile version