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Questione di gerarchie: i dubbi non risolti di Giampaolo
Sono finiti i test per la Sampdoria, ma le gerarchie all’interno della squadra non sembrano ancora chiare: i dubbi (ir)risolti di Giampaolo
Sono finiti i test per la Sampdoria, tra sei giorni arriva la Coppa Italia e successivamente la prima di campionato. Sei amichevoli disputate, tanti esperimenti per Giampaolo e ancora parecchi dubbi sulle gerarchie in campo. Se nel calcio d’agosto è lecito sbagliare, nel calcio che conta tutto questo non si può fare: non sono ammessi passi falsi tra le mura del “Ferraris”, che potrebbero costare caro in entrambe le competizioni. Questioni di gerarchie perché, in ogni ruolo del campo, non sembra essersi definito un titolare fisso o una riserva pronta a subentrare. Il portiere che inaugurerà la stagione sarà Puggioni, in quanto Viviano si trova ancora ai box per la riabilitazione: una volta recuperato, tornerà tra i pali con più continuità. In difesa cominciano i problemi: Silvestre e Regini sono i titolari designati, ma l’arrivo di Ferrari obbligherà il capitano alla panchina. Si giunge dunque agli esterni. Sulla sinistra, tolto il nuovo acquisto, è notte fonda: Dodô e Pavlovic non riscuotono voti favorevoli da parte del tecnico, se resteranno a disposizione dovranno trasformare il recente fallimento in una rivincita. Sulla destra le soluzioni sono due al momento: Sala e Bereszynski risultano essere sullo stesso piano, molto dipenderà dalle diverse partite in campionato.
Il centrocampo è l’unico reparto della rosa affollato e pienamente valido. Il ballotaggio tra Torreira e Capezzi offre sicurezze. Il tuttofare Verre ha spesso giocato sia a destra sia a sinistra, chiara testimonianza della sua polivalenza dietro a Barreto e Linetty. La situazione legata alla trequarti è ben più complessa. Qualora il mercato dovesse dare un responso positivo per il trasferimento altrove di Alvarez, Praet diventerebbe definitivamente la riserva di Ramirez. La permanenza dell’argentino, tuttavia, cambierebbe tutto: Giampaolo lo preferisce e l’amichevole contro lo Swansea lo ha dimostrato. E l’attacco? Con l’addio di Schick, i titolari saranno Caprari e Quagliarella. Alle loro spalle scalpitano per entusiasmo i giovanissimi Kownacki e Bonazzoli, ma un quinto attaccante è d’obbligo se si voglia aumentare la produttività offensiva. Ancora due settimane per mettere insieme l’undici titolare per l’esordio con il Benevento, quattordici giorni di lavoro per definire la struttura generale della squadra ed eliminare ogni dubbio.