2013
Quella volta che la Samp aveva in pugno Marchetti
Ieri sera durante la partita amichevole giocata da Italia e Argentina, un giocatore in particolare si è reso protagonista: si tratta di Federico Marchetti, secondo portiere in Nazionale alle spalle di Buffon e titolare alla Lazio, dove da anni si dimostra uno dei migliori nel suo ruolo.
La Sampdoria sta proprio in questi giorni cambiando il portiere, cedendo a titolo di prestito gratuito Sergio Romero al Monaco e cercando una soluzione meno costosa in termini di ingaggio, ma che garantisca comunque una buona protezione della porta: sono tante le alternative, da Sorrentino a Pegolo, passando per Viviano o all’ipotesi di Da Costa titolare. I dubbi in tal senso verranno dissipati col passare dei giorni, una volta ceduto il portiere argentino.
Dicevamo di Marchetti, che ieri sera ha compiuto diversi interventi decisivi permettendo all’Italia di mantenere il contatto con l’Argentina già in vantaggio per 2-0 e accorciare le distanze con un super gol di Lorenzo Insigne. Le parate di Marchetti hanno messo il dubbio su chi debba essere il titolare della Nazionale, ma il pensiero per un tifoso sampdoriano che sta seguendo la vicenda portiere è soltanto uno: quel portiere era praticamente nostro.
Correva l’anno 2009/2010, e la Sampdoria era una delle più belle realtà calcistiche italiane, in piena corsa per il quarto posto, l’attacco della Nazionale italiana al proprio servizio, una difesa praticamente impenetrabile e un gioco rapido, efficace e vincente, che consentì appunto di qualificarsi ai preliminari di Champions League.
Federico Marchetti giocava al Cagliari con ottime prestazioni fra i pali dei sardi, e a fine stagione, la Sampdoria che si apprestava a giocare i preliminari di Champions League, aveva individuato da tempo in Marchetti il sostituto ideale di Storari, andato alla Juventus a fare da secondo a Buffon. L’accordo non arrivò, e per Marchetti iniziò un’epopea sfociata con l’esclusione dalla rosa e quasi un anno di stop, causate proprio da alcune sue dichiarazioni: «Ho sperato nell’ipotesi Samp» – disse nel luglio 2010, segno che qualcosa c’era ma che poi è sfumata. Il presidente dei rossoblù Massimo Cellino se la prese a male e lo escluse dalla rosa, cedendolo un’estate dopo alla Lazio per 5 milioni di euro.
Se Cellino avesse venduto Marchetti alla Sampdoria cosa sarebbe successo? Difficile dirlo, ma ipotizzare una qualificazione ai gironi di Champions League con lui tra i pali invece di Gianluca Curci e una possibile crescita della squadra dal punto di vista tecnico ed economico non è così utopico.
Questione di scelte, scelte che hanno portato la Sampdoria a una retrocessione in Serie B e a un buco in bilancio di quasi 40 milioni di euro, un errore che ha lasciato una ferita non ancora sanata.