2013

Quando una città intera gira intorno alla Samp: questa è Bük

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Arrivati da pochi giorni, i giocatori e lo staff della Samp hanno potuto constatare quanto Bük non abbia la grandezza di Budapest, bensì assomiglia di più ad un piccolo paesino, dove tutti si stanno affezionando ai colori blucerchiati. Come riporta il “Secolo XIX”, tutti gli abitanti di Bük si stanno rendendo utili per la causa della Samp, anche nella maniera più semplice: le maglie dei giocatori asciugano in un cortile dove, solitamente, ci sono i polli; oppure due giovani ragazze del paese portano la frutta fresca a Pedro Obiang, Romero e Gabbiadini. Insomma, un piccolo mondo, dove tutti sono collegati.

Il sindaco di Bük al mattino passa sempre sul campo, per vedere se tutto è ok: non parla l’inglese, ma controlla bene quella che in fondo è casa sua. Nemeth Sandor è simpatico, nonostante la grossa mole che potrebbe renderlo pericoloso a vederlo da fuori: ieri, ad esempio, si chiedeva come mai Romero, argentino, fosse il portiere della Samp. «In Italia non ci sono portieri buoni?», chiedeva il sindaco. Così come è importante Andrea, una signora che lava e asciuga durante le sedute dei giocatori: anche tre, quattro bucati al giorno. Lei tifa Fenencvaros e non parla altre lingue al di fuori dell’ungherese; tuttavia, la Samp la conosceva. Così come è curiosa la storia di Tirzsid, tuttofare 35enne, ex portiere che ha sfiorato il grande calcio: fece un provino con il Gyor, squadra della prima divisione nazionale.

Intanto, oggi, la Samp dovrebbe avere mezza giornata di libertà, dopo 48 ore a tutta, con tanto di amichevole. Le occasioni di svago non mancano, nonostante Bük non sia Budapest. Certo, i 40 gradi renderanno la temperatura insopportabile e vedremo cosa combineranno i giocatori nella giornata di oggi.

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