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Quando Sepulveda parlò di Sampdoria: «Un mio idolo ha giocato lì»
Sepulveda era un appassionato di calcio, in una vecchia intervista svelava: «Uno dei miei idoli era Jorge Toro, passato anche dalla Sampdoria»
Ieri si è spento all’età di 70 anni uno dei pilastri della narrativa moderna, Luis Sepulveda. Stroncato dal Coronavirus, lo scrittore cileno era anche un grande appassionato di calcio (e amico di Marco Giampaolo). In una vecchia intervista del 2008 rilasciata Sportweek, Sepulveda parlò anche di Sampdoria.
Ricordando i suoi idoli di gioventù, infatti, il romanziere calciofilo ne nominò uno in particolare: «Jorge Toro, capitano del 1962, che passò anche in Italia, alla Sampdoria, a Verona e a Modena. Poi Leonel Sanchez, di origini modeste, ma un cavaliere in campo, e un carrarmato. Ma su tutti scelgo Carlos Caszely: nel 1974 Pinochet volle ricevere il Cile di ritorno dal Mondiale in Germania. E volle stringere la mano a tutti. Ma Caszely gli disse: “Io non stringo la mano all’assassino del mio popolo”. Fu espulso dalla nazionale».