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La promessa di Quagliarella: «Se divento capocannoniere…»

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Quagliarella ritira la Rete d’Argento: «Se divento capocannoniere, saprò come sdebitarmi». E sull’Europa: «Dobbiamo crederci. Facciamo una grande partita con l’Inter»

Per il secondo anno consecutivo, Fabio Quagliarella si aggiudica il premio Rete d’Argento, giunto alla sua 35a edizione e assegnato dal “Sampdoria Club De Paoli” di Lavagna. L’attaccante blucerchiato ha parlato così ai microfoni della stampa presente: «Bisogna riscattarsi subito, domenica contro l’Inter non abbiamo una partita facilissima. Neanche noi ci aspettavamo di fare un passo falso del genere contro il Frosinone, la delusione è stata ed è tutt’ora tanta, ma dobbiamo cercare di resettare e ripartire tramutando tutta la rabbia e la delusione in una grande partita a Milano».

Il numero 27 non vuol sentir parlare di nessuna “dipendenza da Quagliarella”: «Io faccio gol perché i miei compagni mi mettono nelle condizioni di farlo. Qui lavoriamo tutti per uno stesso obiettivo, se non ci sono io ci sarà qualcun’altro a fare gol. Il modo di giocare è sempre lo stesso, non è che con me si cambia modulo. I numeri dicono questo? Non è detto – spiega – può essere che qualcun altro al mio posto avrebbe segnato anche di più».

Quagliarella è da due partite a secco, ma rimane al secondo posto della classifica marcatori di Serie A. La lotta è con un certo Cristiano Ronaldo, a quota 18 gol siglati, 2 in più del bomber stabiese: «È dura, ma è una bellissima soddisfazione. Stiamo parlando di Ronaldo, il che dice tutto. Per me è una grande gioia, essere lì è merito mio ma anche della squadra, della società, dei tifosi che mi danno quella serenità e quell’affetto che mi fanno vivere la domenica in modo positivo. Se supero Ronaldo? Sicuramente sarò in debito con la squadra e saprò come ripagarli. Anche Zapata è lì, ma il campionato è lungo e ogni domenica può cambiare qualcosa».

Gli ultimi risultati hanno momentaneamente allontanato la Sampdoria da zone di classifica importanti: «Io non ho mai parlato di Europa e obiettivi, ovviamente la classifica è lì. Dato che la classifica era ed è comunque ancora bella, perché non crederci e provarci fino alla fine? Magari si può capire quale obiettivo raggiungere strada facendo – precisa – io mi guardo sempre prima alle spalle e poi guardo avanti. Siamo e lì dobbiamo provarci, giochiamo in una società importante che ha vissuti grandi momenti, quindi sarebbe bello poter regalare una gioia ai tifosi».

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