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Quagliarella, momento no o gestione errata? I numeri alla Sampdoria
Sampdoria, Fabio Quagliarella ha realizzato sette gol in 16 partite, ma nelle ultime uscite non ha fornito ottime prestazioni: il motivo è tattico
Sgomberiamo subito il campo dai fraintendimenti: Fabio Quagliarella ha poche colpe del momento no che sta attraversando. Il capitano della Sampdoria ha letteralmente trascinato la squadra per tutto il girone di andata segnando sette gol in sedici partite. Le prestazioni altalenanti dell’attaccante sono frutto di una disposizione in campo che lo penalizza. Come fu con Eusebio Di Francesco, nel suo 4-3-3 con gli esterni di attacco sideralmente distanti da Quagliarella, anche il 4-5-1 (o 4-4-1-1) di Claudio Ranieri non è un modulo congeniale all’attaccante blucerchiato.
Avesse dieci anni di meno, forse, questo discorso non reggerebbe ma a 38 anni, pensare di abbadonare Quagliarella in attacco o chiedergli di tornare sistematicamente a centrocampo a prendersi il pallone è pura utopia. Quagliarella ha bisogno di giocare con un compagno di reparto vicino, con un modulo che favorisca l’arrivo di palloni giocabili, ma soprattutto che tenga su di sé l’attenzione dei difensori in modo da lasciarlo più libero dalla morsa del raddoppio di marcatura. L’arrivo di Ernesto Torregrossa può essere la soluzione.